Rotta del Sud”: contro il traffico di eroina
Roma – Ha preso il via questa mattina il progetto di cooperazione “Rotta del Sud”, promosso dalla direzione centrale per i Servizi Antidroga del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, teso a rafforzare il coordinamento tra i Paesi dell’area sud-orientale dell’Africa (Kenya, Madagascar, Mauritius, Mozambico, Somalia, Sud Africa, Tanzania ed Uganda) interessati dalla direttrice di traffico di eroina afgana che, dopo aver attraversato Iran, Pakistan o India, la fa giungere in Europa e in Italia.
L’iniziativa, con la collaborazione di Interpol, prevede un più intenso scambio informativo e di buone prassi con le forze di polizia degli Stati interessati e lo svolgimento di visite di studio ed attività di formazione.
È previsto anche uno scambio di dati statistici relativi al fenomeno del consumo di droghe, per disporre di efficaci strumenti di conoscenza sulla diffusione nei paesi aderenti all’iniziativa.
Tra gli organismi che partecipano al progetto vanno annoverati anche la direzione centrale della Polizia Criminale (Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia) ed il segretariato generale Interpol Lione (Criminal Networks Sub Directorate).
“Il traffico di sostanze stupefacenti è certamente il reato transnazionale più diffuso al mondo; la droga viene prodotta in un Paese, trafficata attraversando continenti e consumata in ogni parte del mondo, con fiumi di denaro guadagnati sulla pelle delle persone che vanno ad inquinare l’economia sana attraverso il riciclaggio. L’unica strada per contrastare efficacemente una piaga di proporzioni mondiali è l’alleanza tra le forze di polizia. E oggi lavoriamo insieme sulle rotte del traffico di eroina provenienti dal Sud, che coinvolgono l’Italia come destinazione finale o di transito, grazie alla cooperazione internazionale di polizia assicurata da Interpol e lo scambio di informazioni con il law enforcement dei Paesi dell’Africa Sud-orientale”, ha detto il vice capo della Polizia, prefetto Vittorio Rizzi, in videocollegamento.
La delegazione Interpol ha sottolineato la necessità di fornire un supporto concreto ai Paesi lungo la cosiddetta “Southern Route” (rotta del sud dell’eroina), evidenziando l’importanza della raccolta dei dati e la loro analisi, affiancata da indagini di tipo finanziario. Ha, inoltre, incoraggiato tutti a partecipare con dedizione e passione a questo importante progetto.
Invito raccolto dai Paesi africani invitati, che hanno mostrato entusiasmo ed un approccio propositivo verso l’iniziativa, certi dell’importanza dello scambio informativo e della reciproca assistenza.