Il Museo del Cinema di Catania festeggia 20 anni

Catania – Il Museo del Cinema, alle Ciminiere, ha organizzato per i suoi 20 anni di vita una festa che guarda al futuro con un nuovo protagonismo. Al riguardo il sindaco metropolitano Enrico Trantino ha sottolineato la grande importanza di questo luogo qual acceleratore di cultura in un contesto che deve essere meglio veicolato. Il sindaco ha inoltre ricordato l’effetto “volano” offerto sia dai film che dalle serie televisive girate in Sicilia. Queste produzioni, facendo in futuro perno sul Museo del Cinema, potrebbero trasformare le Ciminiere in un polo per lo sviluppo di imprese, terreno in cui dirigere i benefici e la linfa provenienti dal mondo cinematografico.

Gli ospiti, gli attori, gli operatori culturali e i tanti appassionati di cinema che sono intervenuti alla festa per i 20 anni, hanno espresso pubblicamente, durante l’incontro condotto da Ruggero Sardo, la volontà di dare il proprio contributo per fare del Museo del Cinema un centro di eventi culturali e set cinematografici; un polo per l’eterogeneo mondo dell’industria cinematografica e delle sue professioni; un luogo in cui riflettere sulle sostanziali novità apportate dalle nuove tecnologie; un polo culturale in cui convogliare e raccordare di tutto ciò che Catania ha saputo e sa esprimere mirabilmente nel mondo dell’industria video e cinematografica. I numerosi relatori, nei loro interventi, oltre al guardare al futuro, hanno anche volto uno sguardo al passato, in considerazione del fatto che le case di produzione cinematografica, come insegnano i saggi scritti dello storico del cinema Franco La Magna e dallo scomparso Sebastiano Gesù, nacquero a Catania ben prima di Cinecittà. I capannoni nei primi decenni del Novecento erano, oltre che nella zona di Cibali, anche alle Ciminiere, un luogo che per naturale vocazione e impianto architettonico, potrebbe tornare a respirare aria di cinema con nuovi ciack. Hanno dato il proprio contributo di idee e progetti Salvino Maltese referente del Polo Museale delle Ciminiere e tra gli ideatori di questo evento celebrativo, supportato nelle attività di comunicazione e promozione da Emilia Campanile, portavoce del sindaco metropolitano, che ha voluto dare il suo contributo nel valorizzare un luogo  straordinario, non molto noto, che merita di essere visitato; Massimiliano Buzzanca, attore, che ha ricordato il padre Lando, rinomato attore siciliano a cui in futuro si vuole intitolare una sala del museo.

 L’attrice Tea Falco ha emozionato il pubblico in sala con la lettura di un testo da lei scritto che trasferisce le sue visioni progettuali sul cinema e la recitazione per il nostro territorio. Claudio Musumeci, attore, ha trasmesso il saluto del padre Tuccio, celebre nella scena teatrale e cinematografica siciliana. Lucia Sardo, attrice e docente dell’Accademia di Belle Arti, dopo un carismatico intervento a sostegno dell’arte e delle donne, ha presentato un brano tratto da un suo spettacolo. Sergio d’Arrigo, critico cinematografico che da anni supporta il Museo del Cinema ha illustrato l’attività della gloriosa casa cinematografica Etna Film. Antonio Chiaromonte ha delegato a Verdiana Barbagallo, sua assistente per Cinema Sette, il compito di salutare. Ringraziamo Federica Cappelletti, produttrice cinematografica, per la collaborazione e il sostegno. Gioacchino Palumbo, regista e docente di regia cinematografica dell’Accademia di belle arti di Catania ha relazionato in veste di consulente del museo. Giuseppe Spina, regista e consulente museale, ha realizzato un video che arricchirà di contenuto il museo. Zavvo Nicolosi, regista siciliano, noto per aver realizzato i videoclip di Colapesce e Di Martino interpreti anche nel suo primo film “La primavera della mia vita. Giusy Belfiore, presidente dell’Associazione Guide Turistiche, insieme ai membri dell’associazione, contribuisce quotidianamente a dare visibilità al museo. Alan Comoretto, che anni fa ha realizzato un video di presentazione del museo allo scopo di diffonderne la conoscenza, è stato presente ed applaudito;  Mario Gulinello e lo staff museale hanno accompagnato gli ospiti nel tour del museo.