SPRAR, RICHIEDENTI ASILO E LEGGE SALVINI, IL MINISTRO: “SMONTIAMO LE BUFALE CHE STANNO CIRCOLANDO
Il ministro Salvini in una nota chiarisce alcune posizioni, anche a seguito di alcuni servizi giornalistici, quanto segue: Il decreto Salvini, ormai convertito in legge, NON è retroattivo. Le eventuali uscite dal sistema di accoglienza di soggetti con protezione umanitaria avvengono così come in passato alla consegna del permesso di soggiorno con il quale l’immigrato può avviare il proprio percorso socio-lavorativo. Le verifiche all’interno del sistema di accoglienza vengono fatte periodicamente: è sempre stato così, visto che si tratta di un servizio pagato con soldi pubblici ed è doveroso controllare se il denaro viene speso correttamente (cioè per chi ne ha diritto). La legge Salvini prevede un miglioramento degli SPRAR, che garantiranno un’accoglienza ancora più efficace per chi è rifugiato. Negli SPRAR non entrano più i soggetti beneficiati dalla protezione umanitaria (prima potevano farlo nei limiti dei posti disponibili). Chi ha il permesso per motivi umanitari e si trova giá nello SPRAR potrà rimanervi fino alla fine del progetto di integrazione a cui già partecipa. I richiedenti asilo, solo da oggi, non potranno andare nello SPAR ma possono andare/restare nei CAS
“È necessario smontare le bufale che stanno circolando da giorni. Più diritti per i veri rifugiati e meno sprechi per chi rifugiati non sono” dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini.