Integrazione migranti: le buone pratiche di Catania e Walsall al centro di un confronto con delegazione britannica
Confrontare esperienze e buone pratiche messe a punto dalla città di Catania, da un lato, e dal Ministero britannico per l’alloggio, le comunità e le amministrazioni locali nell’area inglese di Walsall, dall’altro, per delineare modelli di integrazione più efficaci e vantaggiosi sia per i migranti sia per le comunità locali.
Questo l’obiettivo della tavola rotonda che l’assessore ai Servizi sociali, Giuseppe Lombardo, ha ospitato nel Palazzo della Cultura su proposta dal vice capo missione e chargé d’affaires dell’Ambasciata britannica a Roma, Ken O’ Flaherty.
All’incontro hanno partecipato, per la rappresentanza catanese, oltre all’assessore Lombardo, il direttore dei servizi sociali Francesco Gullotta con la funzionaria responsabile Carmela Campione, e i referenti e operatori dei consorzi e delle cooperative sociali che gestiscono gli Sprar (sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati) a partire da Fabrizio Sigona, presidente del consorzio “Il Nodo” che in Ati (associazione temporanea di imprese) con “Il Solco” e il Cir gestisce la sezione Sprar adulti, e in Ati con le cooperative sociali “Prospettiva” e “Marianella Garcia” coordina la sezione minori non accompagnati.
Hanno fatto parte della delegazione britannica: Rebecca White, consigliere per Immigrazione, giustizia e affari interni dell’Ambasciata britannica; Ben Greener, responsabile per le comunità integrate della direzione integrazione e comunità locali del dipartimento governativo per l’alloggio, le comunità e le amministrazioni locali, presente con Thomas Lovesey e Charlotte Weston della stessa Direzione; Irena Hergottova, responsabile del programma per comunità, coesione e uguaglianza, progetto integrazione Walsall for All; Juraj Modrak, direttore Nash Dom e responsabile del progetto Walsall People; Marie Smith, manager operazioni alloggio presso Watmos Community Homes; Kayon Blake, manager per lo sviluppo e raccolta fondi del progetto Mend-It.
“Ho accolto con interesse la proposta dell’ambasciata britannica- ha detto l’assessore Lombardo – perché mettere attorno a un tavolo i principali responsabili di progetti di integrazione, non solo a livello di amministrazioni locali, permette uno scambio di buone prassi e allo stesso tempo può far emergere idee e spunti per la risoluzione di eventuali criticità e la realizzazione di servizi sempre più efficienti”.
“Siamo molto interessati al vostro modello di integrazione – ha sottolineato Rebecca White – e vogliamo confrontarlo con le politiche messe in atto nell’area di Walsall, a nord di Birmingham, per sviluppare nuovi progetti, favoriti anche possibilmente dall’instaurarsi di rapporti istituzionali e collaborazioni nel lungo termine”.
L’assessore Lombardo ha illustrato le attività del progetto Sprar, che è gestito da cooperative sociali e “si articola in accoglienza, integrazione e tutela intesa come orientamento e informazione legale sulla normativa italiana ed europea riguardo all’asilo, ma anche su disbrigo pratiche necessarie per il riconoscimento dello status di rifugiato”.
Il dialogo tra le due delegazioni si è incentrato in particolar modo sulle politiche attive del lavoro relative ai migranti “che a Catania -hanno evidenziato i referenti delle cooperative – si concretizzano in borse lavoro o tirocini formativi di sei mesi – nei settori soprattutto della ricettività alberghiera, della ristorazione o delle manutenzioni- che mettono in relazione con le aziende e possono quindi aprire la strada all’inserimento lavorativo vero e proprio”.
Questo l’obiettivo della tavola rotonda che l’assessore ai Servizi sociali, Giuseppe Lombardo, ha ospitato nel Palazzo della Cultura su proposta dal vice capo missione e chargé d’affaires dell’Ambasciata britannica a Roma, Ken O’ Flaherty.
All’incontro hanno partecipato, per la rappresentanza catanese, oltre all’assessore Lombardo, il direttore dei servizi sociali Francesco Gullotta con la funzionaria responsabile Carmela Campione, e i referenti e operatori dei consorzi e delle cooperative sociali che gestiscono gli Sprar (sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati) a partire da Fabrizio Sigona, presidente del consorzio “Il Nodo” che in Ati (associazione temporanea di imprese) con “Il Solco” e il Cir gestisce la sezione Sprar adulti, e in Ati con le cooperative sociali “Prospettiva” e “Marianella Garcia” coordina la sezione minori non accompagnati.
Hanno fatto parte della delegazione britannica: Rebecca White, consigliere per Immigrazione, giustizia e affari interni dell’Ambasciata britannica; Ben Greener, responsabile per le comunità integrate della direzione integrazione e comunità locali del dipartimento governativo per l’alloggio, le comunità e le amministrazioni locali, presente con Thomas Lovesey e Charlotte Weston della stessa Direzione; Irena Hergottova, responsabile del programma per comunità, coesione e uguaglianza, progetto integrazione Walsall for All; Juraj Modrak, direttore Nash Dom e responsabile del progetto Walsall People; Marie Smith, manager operazioni alloggio presso Watmos Community Homes; Kayon Blake, manager per lo sviluppo e raccolta fondi del progetto Mend-It.
“Ho accolto con interesse la proposta dell’ambasciata britannica- ha detto l’assessore Lombardo – perché mettere attorno a un tavolo i principali responsabili di progetti di integrazione, non solo a livello di amministrazioni locali, permette uno scambio di buone prassi e allo stesso tempo può far emergere idee e spunti per la risoluzione di eventuali criticità e la realizzazione di servizi sempre più efficienti”.
“Siamo molto interessati al vostro modello di integrazione – ha sottolineato Rebecca White – e vogliamo confrontarlo con le politiche messe in atto nell’area di Walsall, a nord di Birmingham, per sviluppare nuovi progetti, favoriti anche possibilmente dall’instaurarsi di rapporti istituzionali e collaborazioni nel lungo termine”.
L’assessore Lombardo ha illustrato le attività del progetto Sprar, che è gestito da cooperative sociali e “si articola in accoglienza, integrazione e tutela intesa come orientamento e informazione legale sulla normativa italiana ed europea riguardo all’asilo, ma anche su disbrigo pratiche necessarie per il riconoscimento dello status di rifugiato”.
Il dialogo tra le due delegazioni si è incentrato in particolar modo sulle politiche attive del lavoro relative ai migranti “che a Catania -hanno evidenziato i referenti delle cooperative – si concretizzano in borse lavoro o tirocini formativi di sei mesi – nei settori soprattutto della ricettività alberghiera, della ristorazione o delle manutenzioni- che mettono in relazione con le aziende e possono quindi aprire la strada all’inserimento lavorativo vero e proprio”.