MUSUMECI INTITOLA SCUOLA DI VILLAFRATI A PADRE PUGLISI
«Padre Pino Puglisi era un cittadino come tanti che, in nome di Dio e dell’apostolato che esercitava, ebbe il coraggio di dire ai mafiosi che a Brancaccio, finché ci sarebbe stato lui, non avrebbero trovato manovalanza, non sarebbero riusciti a reclutare nessuno. E ai giovani spiegava che quegli uomini rappresentavano il male, il demonio, l’odio contro l’amore, la rassegnazione contro la speranza. Non può esserci sviluppo, né crescita se non c’è rispetto delle regole e la mafia vuole imporre le proprie, non quelle dello Stato. Ecco perché ognuno di noi oggi, all’interno del proprio ruolo, deve convincersi di essere un poco come don Pino, perchéè si tratta di una lotta che non può essere demandata soltanto a chi indossa una divisa o ai magistrati ma che deve riguardare tutti, e tutti dobbiamo sentirci impegnati su questo fronte».
Così il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, intervenendo alla cerimonia di intitolazione dell’Istituto comprensivo di Villafrati-Mezzojuso al sacerdote ucciso dalla mafia a Palermo il 15 settembre del 1993. Presenti anche gli assessori regionali Toto Cordaro e Roberto Lagalla. Il governatore ha voluto insistere sulla necessità di un’assunzione collettiva di responsabilità.
«Oggi – ha continuato – occorre decidere tutti insieme come andrà a finire. Basta pensare, e chiedere, cosa fa la Regione per noi. Ogni tanto chiediamoci cosa faccio io per la Regione, per il mio Comune, per la Provincia. Basta sperare che la Provvidenza arrivi dall’alto, bisogna prendere coscienza che siamo tutti sulla stessa barca e che nessuno può più stare alla finestra. E allora è necessario il coinvolgimento di tutti perché, come diceva padre Puglisi, se ognuno di noi fa qualcosa, allora tutti faremo il bene di ognuno».