Guardia Costiera, A.S.P. e 118 congiunti a tutela dei marittimi
Catania – Siglato nella mattinata di ieri, presso la sala “Crisi” della Capitaneria di Porto di Catania, il Protocollo locale sulla procedura operativa per l’assistenza medica in mare in situazioni di emergenza.
Il documento è stato sottoscritto dall’Ammiraglio Gaetano Martinez, Direttore Marittimo della Sicilia Orientale, dal Dottor Maurizio Lanza, Commissario straordinario dell’Asp di Catania, dalla Dottoressa Isabella Bartoli, Direttore centrale operativa SEUS 118 Catania-Ragusa-Siracusa e referente sanitario regionale per le maxi-emergenze, dal Dottor Claudio Pulvirenti, Direttore regionale USMAF-SASN Sicilia (Ufficio di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera-Servizio territoriale per l’assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell’Aviazione civile).
Alla firma erano presenti: il C.C. (CP) Fabrizio Colombo, Capo Servizio Operazioni della Capitaneria di Porto di Catania, il Dottor Giuseppe Spampinato, Direttore medico Disaster manager dell’Asp di Catania, il Dottor Mario Patanè, Dirigente medico Ufficio Disaster manager dell’Asp di Catania, la Dottoressa Emma Elefante, Dirigente sede di Catania dell’USMAF-SASN Sicilia, il Dottor Marco Scalia, Dirigente medico centrale operativa SEUS 118 Catania-Ragusa-Siracusa.
Con questo protocollo è stata formalizzata una procedura operativa a favore di tutta l’utenza del mare: dalla piccola unità da diporto al personale marittimo navigante sulla navi maggiori – che si attiva su richiesta del C.I.R.M. (Centro Internazionale Radio Medico) e che prevede, in caso di emergenza, l’assistenza del personale medico e sanitario del 118, direttamente sull’imbarcazione che naviga all’interno delle acque nazionali (entro le 12 miglia dalla costa).
La procedura oggetto dell’accordo prevede infatti che, alla richiesta del C.I.R.M., il personale sanitario del 118 imbarcherà sulla motovedetta della Guardia Costiera, disponibile 24 ore su 24, in modo da poter raggiungere tempestivamente, per gli interventi previsti, il paziente in difficoltà a bordo dell’unità in navigazione. Tale sinergia consentirà di recuperare tempo prezioso, talvolta vitale in situazioni d’emergenza.
Naturalmente, qualora fosse necessario il trasferimento in ospedale, il paziente sarà imbarcato sulla motovedetta e, raggiunto il porto, sarà caricato sull’ambulanza del 118 per il trasporto presso il luogo di ricovero più idoneo per i percorsi assistenziali necessari.
Dal punto di vista operativo, il protocollo formalizza una procedura già attiva che, invero, non era stata ancora standardizzata. Vengono, inoltre, implementate – e questo è un elemento di novità – le attività di addestramento e le esercitazioni per il personale del 118 ed i corsi di primo soccorso/emergenza per il personale della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera.
Il personale medico e sanitario delle postazioni mobili del SEUS 118 è personale dell’Asp di Catania in regime di prestazioni aggiuntive. L’Asp di Catania riveste il ruolo di autorità sanitaria.