Pogliese: bilancio periodo 2019
È stata presentata la relazione annuale del sindaco relativa al periodo 2018 / 2019
Riportiamo il testo e relazione-sindaco-2019
Relazione Annuale del Sindaco di Catania Catania 2030
INTRODUZIONE
Il 16 agosto 2018, al mio giuramento davanti a questo consiglio comunale, affidavo la rinascita di questa città all’energia connaturata in noi catanesi e alla protezione di Sant’Agata. Davanti al Senato cittadino, ritorno un anno dopo, per riferire il percorso stretto e impervio che abbiamo dovuto percorrere, per salvare la nostra Catania dai tanti mali che l’affliggono e dal dissesto finanziario decretato dai magistrati contabili il 4 maggio dello scorso anno. Ogni giorno di questo cammino al servizio della città, lo abbiamo vissuto con la passione del primo; come un tragitto entusiasmante, seppure pieno di ostacoli; condito da gioie insuperabili e talvolta segnato da amarezze e delusioni, che tuttavia non ci hanno mai fatto perdere la fiducia e la speranza. Eppure non ho mai avuto ripensamenti per avere lasciato una comoda poltrona al parlamento europeo per questa, molto più scomoda, di sindaco della città in cui sono
Relazione annuale del Sindaco di Catania – Palazzo degli Elefanti – 24 luglio 2019
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nato, in cui stanno crescendo i miei figli, in cui si è svolta la mia vita di uomo e di politico. Lo abbiamo fatto consapevoli della gravosa assunzione di responsabilità che assumevamo, ma anche con la coscienza che non proporsi per cambiare una rotta segnata verso il baratro, avrebbe significato disertare la chiamata della nostra gente che voleva il cambiamento. Abbiamo raccolto ogni nostra energia per non farci sopraffare dal peso di un miliardo e 581 milioni di debiti del passato. Da una cassa completamente svuotata, senza neppure la possibilità di potere pagare gli stipendi puntualmente, come avremmo voluto e come era giusto che fosse. Eppure abbiamo sempre parlato il linguaggio della verità, senza mettere la polvere sotto il tappeto ma facendo chiarezza, rimuovendo artificiose patine che nascondevano vuoti di progetti e forse anche la sostanza necessaria per essere credibili. Ci siamo rimboccati le maniche, con umiltà e rigore; non abbiamo mai ceduto alle lusinghe di cicale interessate a mischiarci nella polemica spicciola. Con il dialogo e il confronto, abbiamo suonato la sveglia a dirigenti, funzionari e impiegati comunali, molti dei quali apparivano sfiduciati e addirittura intimoriti. Tutti insieme, rimuovendo incrostazioni e abitudini consolidate, abbiamo creato una squadra solida e unita, un vero e proprio patto per diventare finalmente artefici del nostro destino. E come si conviene a un buon padre
di famiglia, abbiamo eliminato ogni spesa non indispensabile, tagliato i
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residui sprechi e migliorato inefficienze, grazie anche al lavoro totalizzante e senza risparmio di energie, degli otto assessori incaricati nei singoli rami dell’amministrazione. La delibera sui correttivi contabili per 449 milioni che la Corte dei Conti ci ha prescritto e che il consiglio ha adottato nello scorso mese di settembre, ha riportato nell’alveo della regolarità i documenti contabili. Non è questa la sede per giudicare il passato, prossimo e remoto, ma abbiamo levato l’ancora e mollato gli ormeggi a una nave incagliata, per portarla nel mare aperto della navigazione dell’ ordine delle cose, con trasparenza e voltando definitivamente pagina. Lo abbiamo fatto con sincera riconoscenza ai catanesi per la fiducia che ci hanno dato, con l’energia di chi è consapevole di stare facendo la cosa giusta, per non fare cadere nella disperazione una città che sembrava rassegnata e rinunciataria. Il segno esteriore più convincente di questo nuovo percorso è stato la tangibile risposta di aziende, enti e imprese cittadine al nostro accorato appello, nello scorso Natale, a “non spegnere le luci” della città, parafrasando l’efficace slogan lanciato dai sindacati in quei giorni. Contavamo di raccogliere circa cinquantamila euro e invece, contro ogni più ottimistica previsione, siamo arrivati a 245 mila euro che ci hanno permesso di illuminare la città e organizzare due eccezionali concerti di fine anno a cui hanno partecipato oltre venticinquemila persone. Catania è viva, ci
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siamo detti: spem contra spes, la speranza contro ogni speranza! Forti di questo incoraggiante segnale, per certi versi commovente, con il nuovo anno, ancor di più, abbiamo cambiato marcia. Lo abbiamo fatto proseguendo i progetti meritevoli di essere portati avanti come gran parte di quelli comunitari e rimodulando quelli che invece non ci convincevano; rilanciando il turismo, triplicando gli introiti della tassa di soggiorno e investendo sull’effetto moltiplicatore della promozione e dei grandi eventi sportivi, oltre a quelli culturali; sburocratizzando al massimo i permessi a costruire, che ora vengono rilasciati in un solo giorno; rivedendo il decentramento, creando i municipi nelle circoscrizioni; riprendendo i progetti del BRT inspiegabilmente abbandonati negli ultimi anni; redigendo, dopo un lungo lavoro di ascolto, le direttive generali del PRG che la città aspetta da 50 anni, collegandole ai sistemi della sostenibilità per il 2030 che l’Onu ha stabilito e ora all’esame del consiglio comunale; rifacendo daccapo un laborioso capitolato di gara per la raccolta rifiuti, con più lotti come voluto dall’Anac, superando una impasse che durava da quattro anni; promuovendo nuovi servizi digitali per i cittadini, associati a una seria lotta all’evasione tributaria incrociando finalmente i dati dei contribuenti in nostro possesso; salvando finanziamenti che sembravano perduti, come quelli per installare 237 telecamere in città; contrastando insieme alle forze dell’ordine, con il coordinamento del
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prefetto e del questore, la diffusa illegalità che ora finalmente sembra subire i numerosi colpi assestati da un’incisiva azione interforze di controllo del territorio, unitamente all’essenziale lavoro di contrasto alla criminalità organizzata. E, infine, non posso dimenticare l’emozione che abbiamo provato quando insieme all’assessore regionale Marco Falcone siamo andati a Bruxelles, a farci consegnare il decreto di finanziamento del completamento della tratta metropolitana fino all’aeroporto, la più grande opera pubblica mai realizzata a Catania: 358 milioni di euro che rischiavano di non essere stanziati e su cui ho impegnato anche la mia esperienza di parlamentare europeo. Ma soprattutto, abbiamo ripetutamente chiamato in causa il governo nazionale a vari livelli, dal presidente del consiglio ai due vicepremier, ma anche vice ministri e sottosegretari, soprattutto Stefano Candiani e Laura Castelli che abbiamo incontrato decine di volte, per fare inserire nell’agenda dell’esecutivo statale il dissesto del comune di Catania. Ovvero, il destino di quasi diecimila famiglie che correvano il rischio di rimanere senza stipendi e senza quei servizi essenziali e indispensabili per aiutare soprattutto le fasce più deboli della popolazione a poter vivere con dignità. Lo abbiamo fatto con dignità e senza il cappello in mano, coinvolgendo la deputazione catanese, superando ogni riserva di appartenenza politica e di
schieramento, avendo al fianco le forze sociali, sindacali e datoriali le
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quali, ognuno per la propria parte, hanno sostenuto il nostro impegno a ottenere dal governo e dal parlamento le misure necessarie per non finire nel precipizio dentro cui sembravamo destinati. Alla fine, devo dare ancora una volta pubblicamente atto e merito al governo soprattutto, ma anche alle forze parlamentari di maggioranza e opposizione, che con la legge numero 58 del 28 giugno scorso siamo riusciti a ottenere i richiami normativi che attendevamo. Una vittoria per Catania, un successo che non ha precedenti per la quantità e l’ambizione degli interventi di sostegno, misure che consentono finalmente di guardare con fiducia agli anni che verranno. Ovvio che non tutto è stato risolto e che non bisogna mollare la presa del risanamento, proseguendo sulla strada delle rinunce e dei tagli. E per questo stiamo già febbrilmente lavorando per proporre un bilancio stabilmente riequilibrato, cioè finalmente fondato su entrate certe in grado di compensare effettivamente i conti del comune e, dunque, in discontinuità con il passato. Catania può finalmente rialzarsi! Possiamo e dobbiamo farlo per i tanti bambini delle nostre periferie, che cercano speranza di un futuro possibile nella nostra Catania. Ne ho incontrati migliaia, nelle tante scuole che ho visitato in questi mesi. Ricordo tra i tanti, Gabriel Fiore, che una mattina al Fortino mi chiese di andarlo a trovare nella sua scuola, la Dusmet-Andrea Doria di via Case relazione-sindaco-2019Sante. Lì trovai, ovviamente, anche maestre, genitori e tanti altri bambini;
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fu una festa, un’emozione grandissima. Volevano solo essere ascoltati nei loro affanni, per i loro bisogni: volevano avere conferma che qualcuno stesse lottando per loro. Per tradizione politica e culturale, noi siamo quelli che ci mettono la faccia e non scappano di fronte a una sfida grande, per cui vale la pena combattere: il volto felice di quei bambini e di quei cittadini che incontravano il sindaco nella loro scuola.
Per concludere, vi affido una citazione dello scrittore Robert Louis Stevenson: “Non giudicare ciascun giorno in base al raccolto che hai compiuto, ma dai semi che hai piantato”. Noi in questo primo anno del mandato abbiamo seminato la speranza e ne siamo fieri e orgogliosi, perché con l’aiuto di tutti e lo sguardo benevolo di Sant’Agata, siamo fiduciosi che i germogli presto sbocceranno. Viva Catania!
Catania, 24 luglio 2019
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Salvo Pogliese
Sindaco di Catania
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RELAZIONE ANNUALE DEL SIG. SINDACO DI CATANIA CATANIA 2030
1) Il risanamento finanziario del Comune 2) La sicurezza e la legalità 3) La pianificazione urbanistica della Città 4) L’utilizzo dei fondi comunitari e il Patto per Catania 5) Lo sviluppo culturale e i grandi eventi
6) Il turismo risorsa per lo sviluppo 7) Le infrastrutture, la mobilità cittadina e la protezione civile 8) La solidarietà sociale, il terzo settore e le pari opportunità 9) Il Patrimonio comunale e le partecipate 10) Lo sport e la valorizzazione degli impianti 11) Le attività produttive e il centro storico 12)L’ecologia e la cura dell’ambiente urbano 13) Le politiche scolastiche e la sicurezza dei plessi 14) Il decentramento e le manutenzioni dei quartieri 15) L’organizzazione del Comune e le risorse umane 16) Smart City e digitalizzazione dei servizi al cittadino
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IL RISANAMENTO FINANZIARIO DEL COMUNE
La gravissima situazione economico-finanziaria ha caratterizzato tutta l’azione del primo anno dell’Amministrazione Comunale, sia per quanto concerne l’impegno a rendere sostenibili e finalmente “veritieri”(cit. Corte dei Conti) i documenti contabili che per l’azione di risanamento avviata, con pesanti tagli alla spesa corrente operati sia prima della dichiarazione di dissesto, che nei mesi successivi. Tutto questo unitamente alla pressante e reiterata richiesta al governo nazionale e regionale di un intervento di sostegno per parificare il pesantissimo squilibrio di bilancio, sfociato poi nella Legge di conversione del D.L. “Crescita” del 28 giugno 2019.
Per comprendere appieno il laborioso percorso di questa delicata e complessa opera di risanamento finanziario, tuttavia, è necessario ricostruire cronologicamente gli accadimenti, al fine di segnare ogni passaggio con la doverosa attenzione e precisione che deve competere a ogni amministratore della cosa pubblica.
A fine giugno 2018 nei giorni immediatamente successivi all’insediamento, alla verifica di cassa la prima grande sorpresa: a fronte di un’ anticipazione di Tesoreria (scoperto di conto corrente) utilizzabile di euro 189.520.05, la disponibilità netta riscontrata è stata di € 4.996.097 euro, dunque con un utilizzo della liquidità operato nei primi sei mesi dell’anno, dalla precedente amministrazione pari a 184.523.962 euro ! La gravità della situazione nella quale è stato lasciato il Comune di Catania, può essere agevolmente compresa anche inquadrando questi due soli dati:
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DEBITI COMUNE CATANIA AL 15 GIUGNO 2018
Oggetto Importo Interessi
Anticipazione tesoreria 167.474.445,20 € Debiti v/Banca Sistema 23.135.837,58 € Mutui (quota capitale) 366.660.002,96 € 273.354.066,96 € ultima erogazione 2006 – scadenza 2042 Anticipazione D.L.35 e D.L.78 187.292.476,63 € 55.229.681,84 € erogazione 2014-2015 – scadenza 2043
Reddito minimo di inserimento 18.924.618,56 € 2.881.000,00 € erogazione 1998-2002 – scadenza 2027
Anticipazione Art.11 L.R.6/2009 32.992.391,25 € 1.319.695,66 € erogazione 2010 – scadenza 2024
Fondo Rotazione 53.658.152,96 € erogazione 2014 – scadenza 2044 Passività per Contenzioso (rischio alto) 95.390.894,05 € Passività per Contenzioso (rischio
medio)
87.449.875,60 €
Debiti fuori bilancio 75.677.005,02 €
Debiti v/partecipate 46.893.299,83 €
Debiti verso terzi 63.386.069,11 € Transazioni 2.874.090,78 € Ruoli esattoriali 25.485.000,00 €
Totale
1.247.294.159,53 €
332.784.444,46 € 1.580.078.603,99 €
glistipendideidipendentidifinemese,esclusiquellidellapartecipate (che vengono pagati con il pagamento delle fatture del comune), valgono 8.000.000 euro;
imutuidapagareentroil30giugnoammontavanoadoltre¬17.000.000,00
La liquidità disponibile non bastava neppure per coprire metà degli stipendi dei comunalidel mese di giugno !!! E ciò nonostante il 2 maggio 2018 (ovvero appena un mese e mezzo prima dell’insediamento) il comune avesse incassato ben 49.950.844 euro, ovvero il 70 % del Fondo di Solidarietà che è il maggior trasferimento dello stato: evidentemente tutti spesi in appena quaranta giorni.
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Con questo pesantissimo handicap iniziale, abbiamo avviato una doverosa attività ricognitiva dei debitifissando una fotografia al 15 giugno, giorno della proclamazione del nuovo sindaco.
Dati che si commentano da soli e che l’amministrazione comunale il 23 luglio dello scorso anno ha ritenuto opportuno rendere pubblici e noti in una conferenza stampa. In quello stesso giorno, il caso ha voluto che sono state trasmesse all’Ente le deliberazioni della Corte dei Conti n° 153 e 154 del 04 maggio 2018, dunque un mese e mezzo prima dell’insediamento del nuovo sindaco, con le quali la Corte accerta in conformità agli artt.243, quater, comma 7 e 244 del Tuel, la ricorrenza delle condizioni di dissesto finanziario del Comune di Catania.
Per fissare la gravità della situazione si riportano solo alcuni stralci del deliberato della Corte dei Conti (Del.154 pagina 3). La magistratura contabile nell’ambito della propria azione di sindacato di legalità e di regolarità contabili e finanziarie ha accertato che: “La predisposizione dei documenti contabili che, come nel caso di specie, anche in ragione delle criticità di seguito esposte, risultano contraddistinti da evidenti carenze, permettono di accertare come, venuta meno l’attendibilità e la veridicità dei dati esposti,risulti incontrovertibilmente compromessa anche la possibilità di verificare gli obiettivi connessi alla realizzazione dei vincoli di finanza pubblica, quali quelli correlati alla salvaguardia dei necessari equilibri come anche quelli relativi al rispetto del pareggio di bilancio” (Pag.26 Del.154 Corte Conti).
“ Le predette criticità, in coerenza con gli indirizzi espressi dalla Corte Costituzionale e già in precedenza richiamati in riferimento alla natura del bilancio quale “ bene pubblico”, determinano la necessità che, con specifico riguardo alle condotte adottate con le quali sono state poste in essere le scelte contestate, possano essere svolte le più idonee valutazioni da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di
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Catania e della Procura Regionale della Corte dei conti alle quali il Collegio reputa opportuno trasmettere la presente deliberazione”. (Pag.51 Del.154 Corte Conti)..A fronte di tali gravi e pesanti affermazioni dei giudici contabili, l’amministrazione comunale appena insediata ha concentrato ogni sforzo impiegando tutto il periodo estivo per correggere la rotta errata che il Comune aveva percorso, nitidamente fotografata dalla Corte dei Conti con osservazioni precise e prescrizioni consequenziali.
A questo scopo il19 settembre 2018è stata sottoposta all’esame del consiglio comunale la proposta di deliberazione C.C. n. 27 con cui vengono approvate le misure correttive richieste dalla Corte dei Conti con la deliberazione n.154, ciò al fine di ricondurre nell’alveo della legalità e regolarità di documenti contabili.
Tutto ciò avveniva, è bene ricordarlo, mentre taluni si avventuravano a proporre estemporanee soluzioni anziché adempiere gli obblighi dettati dalla magistratura contabile, mettendo in dubbio persino l’operato della stessa Corte che aveva chiaramente enucleata le violazioni di legge.
Il nuovo percorso intrapreso da questa amministrazione nel rapporto con la Magistratura èpertantosintetizzato dalle misure approvate, che come si diceva riportano nell’alveo della legalità e regolarità i documenti contabili.
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MISURE CORRETTIVE DELIBERAZIONE CORTE CONTI N.154 DEL 23 LUGLIO 2018 Rilievo Corte Competenza Importo Totale
Disavanzo 2011 (pag.17-20) 2017 3.000.000,00 €
* Revoca ripiano non più trentennale 2018 14.000.000,00 € 2019 20.000.000,00 € 2020 33.000.000,00 € 2021 35.000.000,00 €
2022 35.000.000,00 € 140.000.000,00 €
Accantonamenti Fondo contenzioso (pag.20-22):
* Passività per Contenzioso (rischio alto) 100% 2017 90.809.505,26 € * Passività per Contenzioso (rischio medio) 50% 2017 43.724.937,80 € 134.534.443,06 €
Accantonamento Fondo perdite partecipate (pag.23-24) 2017 5.500.000,00 € 5.500.000,00 €
Sanzioni Patto stabilità 2014 (pag.25-26) 2019 20.879.000,00 € 4.175.800,00 €
Accantonamento fondo passività potenziali partecipate (Sidra) (pag.39) 2017 33.752.605,87 € 33.752.605,87 €
Storno al conto patrimonio residui attivi con anzianità superiore ai 5 anni e mancata riduzione Fcde (pag.29) 2017 54.749.948,26 € 54.749.948,26 €
Debiti fuori bilancio (pag.37)
* residui vincolati per copertura di Dfb 2017 5.479.873,13 €
* Dfb da finanziarie comunicati a luglio 2017 2017 49.481.689,84 €
* Dfb da finanziare emersi da luglio 2017 a dicembre 2017 2017 20.838.317,09 € * Ato 2 2017 959.533,60 € 76.759.413,66 €
Totale valore misure correttive
449.472.210,85 €
Per capire la portata vincolante del provvedimento della Corte si riporta, solo a titolo esemplificativo, lo stralcio che riguarda il mancato rispetto del patto di Stabilità nell’anno 2014:“L’accertamento di 29.943.908,85 euro effettuato nel mese di dicembre 2014 per il recupero dell’evasione tributaria sulla base del mero invio degli avvisi ai contribuenti, per le ragioni come precedentemente rappresentate, risulta illegittimo e, in quanto tale, obbliga l’ente alla correzione della certificazione già presentata al Ministero per la dimostrazione del conseguimento dell’obiettivo come predeterminato dalla normativa in materia di patto di stabilità 2014”.Tuttavia, seppure a fronte di un complessivo lavoro di riordino avviato, l’amministrazione ha
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tentato di ovviare agli effetti del dissesto con gli strumenti dell’ordinamento giudiziario, in un’ottica di equilibrio istituzionale. Per questo ha provveduto a incaricare un illustre docente universitario e avvocato con notevolissima esperienza in materia, per predisporre ricorso in appello alla sentenza di primo grado del 4 maggio 2018, regolarmente presentato il 21 settembre scorso alle Sezioni Riunite della Corte dei Conti. Ne è seguita un’udienza il 7 novembre in cui il Comune ha rappresentato il contenuto dei motivi di appello e il giorno successivo la Corte dei Conti a Sezioni Riunite in sede Giurisdizionale, in speciale composizione, ha rigettato il ricorso presentato dal Comune relativo alla dichiarazione di dissesto decretato cinque mesi prima dalla Corte di Conti Sicilia. A fini di completezza, si rammenta che la Corte dei Conti tra le altre motivazioni ha attestato che:
“L‘esamedella documentazione in atti haevidenziato che gli esercizi successivi all’adozione del Piano di riequilibrio sono stati caratterizzati da un peggioramento del disavanzo di amministrazione, documentato dai rendiconti approvati e solo parte di questo disavanzo, pur con alcuneirregolarità accertate dalla deliberazione impugnata, ha trovato copertura”. Come se ciò non bastasse la Corte aggiunge: “… ha accertato un ulteriore disavanzo, non registrato nei documenti contabili determinato dall’assenza o sottostima, nell’ambito del risultato di amministrazione al 1° gennaio 2015, al 31/12/2015 e al 31/12/2016, di rilevanti fondi obbligatori per legge”. La Corte ha altresì constatato “che negli esercizi 2015 e 2016, il Comune non ha previsto alcun fondo a copertura dei relativi rischi per il proprio bilancio. L’accantonamento pretermesso, stimato dalla Sezione per il 2015 in € 4.445.919, peggiora il disavanzo effettivo”.Tempestivamente il14 novembre 2018, il Dipartimento Regionale delle Autonomie locali della Regione Siciliana ha diffidato il Comune di Catania a porre in essere entro il termine di 30 giorni gli adempimenti necessari all’adozione della deliberazione di dissesto. Ne è seguita l’approvazione, il 3 dicembre 2018, del Bilancio Consuntivo Anno 2017 da parte del Consiglio
Comunale con Deliberazione n.35 accertando un ulteriore significativo aggravamento
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della situazione economico finanziaria dell’ente, con la determinazione di un disavanzo di amministrazione pari a 641 milioni di euro;
Infine, a completamento della procedura, il 12 dicembre 2018 il Consiglio Comunale con Deliberazione C.C. n.37 ha dichiarato il dissesto finanziario del Comune di Catania, reso esecutivo il successivo 28 dicembre. Va detto che in quegli stessi giorni la Regione Siciliana, ottemperando ad una norma di legge varata dall’Ars su proposta del governo regionale, ha erogato un contributo straordinario di 8 milioni per pagare gli stipendi dei dipendenti comunali.
Con l’avvio del nuovo anno, su preciso indirizzo politico, è immediatamente scattato l’adeguamento alle prescrizioni di legge del Tuel trasversalmente a ogni settore dell’amministrazione.
Il31 gennaio 2019si registrava,infatti,ilcompletamento dellaprima misura del dissesto con l’attivazione di tutte le entrate proprie, grazie a un impegno totalizzante di tutte le direzioni per adempiere inun solo mese, a ciò che in passato veniva svolto in un anno di gestione.
Tra febbraio – marzo 2019, sempre coerentemente alle misure prescrittive previste dalla legge per gli enti in dissesto, veniva sviluppata un’attività di coinvolgimento delle Direzioni al fine di rendere operativa la razionalizzazione degli organismi partecipati, la riorganizzazione dei servizi comunali, la riduzione dei costi dei servizi, la rivisitazione dei contratti in essere al fine del raggiungimento dell’equilibrio dei conti compromesso da una pregresse gestione della spesa non sostenibile con le entrate certe dell’Ente.
Dopo i ripetuti appelli al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai due vicepremier per inserire nell’agenda del governo nazionale l’emergenza del dissesto della settima città italiana capoluogo metropolitano per numero di abitanti, il06 aprile 2019, a Roma, si è svolto un incontro con i dirigenti della Cassa Depositi e Prestiti
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per l’analisi della situazione debitoria complessiva relativa ai mutui e alle anticipazioni; ciò al fine di valutare la possibilità di una moratoria nel pagamento o una contribuzione dello stato per il pagamento delle rate del debito degli anni precedenti. Ne è seguito il 09 aprile 2019, nella Capitale, l’ incontro con il Vice Ministro Castelli,nel corso del quale è stata richiesta la predisposizione e l’attuazione delle misure necessarie per il risanamento del Comune . Ad una settimana di distanza si è tenuto un altro incontro con il Vice Ministro Castelli e con il Sottosegretario Candiani, per illustrare in dettaglio, alla presenza dei tecnici del Mef e del Ministero dell’Interno, la situazione del Comune e l’urgenza di misure proposte al fine del risanamento del Comune.
Nei mesi di maggio-giugno 2019 si è proseguito con un’intensissima attività di coordinamento con i Ministeri competenti per la predisposizione degli emendamenti al decreto legge 30 aprile 2019 n.34, al fine di poter ottenere le risorse per ridurre considerevolmente il debito dell’Ente ed avviare le procedure per il risanamento dell’Ente attraverso la stesura di un bilancio realmente riequilibrato.
Il28 giugno 2019 èstata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge n. 58 recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, recante misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi”, nella quale all’art.38, sono state inserite le misure sollecitate dall’Amministrazione per sostenere i gravosi debiti dell’Ente, così compendiate:
1- octies – Ai fini del concorso nel pagamento delle rate in scadenza dei mutui contratti per spese di investimento da parte dei comuni capoluogo delle città metropolitane in dissesto finanziario di cui all’articolo 244 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, alla data di entrata in vigore del presente decreto, fermo restando quanto previsto dal comma 1-septiesdel presente articolo, è riconosciuto ai medesimi comuni un contributo di 20 milioni di euro per l’anno 2019 e di 35 milioni di euro per ciascuno
degli anni dal 2020 al 2033. All’onere derivante dal presente comma, pari a 20
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milioni di euro per l’anno 2019 e a 35 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2033, si provvede:
a) quanto a 20 milioni di euro per l’anno 2019, mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di conto capitale iscritto, ai fini del bilancio triennale 2019-2021, nell’ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2019, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al medesimo Ministero;
b) quanto a 35 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2033, mediante corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1, comma 1091, della legge 27 dicembre 2017, n. 205.
1-novies. Il fondo di cui al comma 1-septies è annualmente ripartito, su richiesta dei comuni interessati, tra i comuni capoluogo delle città metropolitane che hanno deliberato il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale o la dichiarazione di dissesto finanziario, ai sensi rispettivamente degli articoli 243-bis e 246 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, o che hanno deliberato un piano di interventi pluriennale monitorato dalla competente sezione della Corte dei conti. Il fondo è ripartito con decreto del Ministero dell’interno, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, sentita la Conferenza Stato città ed autonomie locali, entro il 30 novembre 2019, in proporzione all’entità delle rate annuali di rimborso del debito.
1-undecies. Al comma 2-bis dell’articolo 222 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, le parole: «per la durata di sei mesi a decorrere dalla data della predetta certificazione» sono sostituite dalle seguenti: «fino al raggiungimento dell’equilibrio
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di cui all’articolo 259 e, comunque, per non oltre cinque anni, compreso quello in cui è stato deliberato il dissesto».
Contemporaneamente a questa azione per ricondurre a equilibrio veritiero il bilancio del Comune, si è programmata una seria lotta all’evasione tributaria avviando, dopo anni di disattenzione, un percorso di recupero delle entrate, al fine di mettere a sistema un articolato e organico processo di coinvolgimento delle strutture comunalipergovernarein modo interrelato e incrociatole fasi di gestione della riscossione e del recupero dell’evasione. E’ stato per questo definito l’emissione, già a partire dei prossimi giorni, di ben 129 mila avvisi di pagamento/accertamento per i tributi IMU e TARI, relativamente agli anni 2014/2018, per un accertamento in entrata pari a 66 milioni di euro.
Per adempiere a ciò, dopo la selezione del personale, è in fase di completamento l’istituzione di un apposito servizio dedicato al recupero dell’evasione ed elusione tributaria che con la nuova macrostruttura in fase di adozione, per la prima volta nella storia del Comune, diventerà un ufficio complesso gestito da un titolare di posizione organizzativa. Accanto a questo si sono individuati i software gestionali che permettano di ridurre i tempi tra le notifiche degli accertamenti resi definitivi e l’avvio dei processi di riscossione coattiva, ed inoltre di affinare costantemente i tempi, i processi e le documentazioni a supporto.
A fronte di ciò non può disconoscersi che, se è pur vero che il disagio sociale pone molti contribuenti nell’impossibilità di ottemperare agli impegni finanziari, una fascia considerevole di utenza non sempre è propensa ad assolvere al pagamento di tributi.
Per contrastare tale fenomeno, con un coro unanime, il Sindaco di Catania insieme ad altri sindaci dei comuni capoluogo di città metropolitane ha lanciato un grido d’allarme al Governo nazionale affinché tale fenomeno possa essere contrastato, attraverso forme di riscossione alla fonte: una su tutte l’inserimento della riscossione
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della Tari nella bolletta elettrica. Ciò è stato fatto presente da questa amministrazione in appositi incontri all’ANCI, con appropriate richieste al governo nazionale, avendo piena consapevolezza del fatto che, se da una parte detta misura premetterebbe di abbattere considerevolmente il non riscosso sulla Tari che sfiora i 40 milioni di euro pregiudicando gli equilibri del bilancio, dall’altra essa debba essere accompagnata da sgravi e tutele per le fasce più deboli della popolazione che certamente non possono essere a carico dell’Ente locale.
Nel rispetto delle previsioni normative di cui all’art.259 del Tuel, è in fase di predisposizione la manovra di riequilibrio e di risanamento che non potrà prescindere sia dalla riorganizzazione dei servizi comunali che dalla razionalizzazione di tutti gli organismi partecipati i cui costi incidono sul bilancio dell’ente.
La stesura dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, che vede coinvolto tutto l’apparato burocratico del Comune, è un’operazione di particolare complessità, stante lo stato di deficit strutturale dello stesso bilancio, che va correttamente fondata sulla veridicità degli accertamenti di entrata per compensare adeguatamente le uscite certe, essendo ben consci, ricordando il recente monito del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che “L’esercizio di bilancio ha che fare con il pieno dispiegarsi dei diritti delle persone, la sana gestione con la tutela della solidarietà intergenerazionale” , che il bilancio è un “bene pubblico” nel senso che è funzionale a sintetizzare e rendere certe le scelte dell’ente pubblico, sia in ordine all’acquisizione delle entrate, sia alla individuazione degli interventi attuativi delle politiche pubbliche. E’ evidente come, senza finanze pubbliche solide e stabili, non risulti possibile tutelare i diritti sociali in modo efficace e duraturo, assicurando l’indispensabile criterio “dell’equità intergenerazionale”.
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LA SICUREZZA E LA LEGALITA’
La questione della sicurezza pubblica in una città come Catania è fondata su molteplici aspetti, in primis sul coordinamento interforze tra i soggetti preposti alla tutela dell’ordine pubblico. Un meccanismo che sta dando ottimi risultati, grazie all’azione sinergica tra Polizia locale, Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, con il coordinamento del Prefetto e del Questore.
Un coinvolgimento corale che ha visto il Comune di Catania impegnato con le Direzioni Urbanistica, Lavori Pubblici, Patrimonio e Polizia Municipale. A partecipare a numerosi tavoli tecnici in Prefettura, e infine, a redigere una dettagliata mappatura del territorio al fine di evidenziare le aree interessate dai fenomeni criminosi più rilevanti e adottare le strategie più efficaci per prevenire e reprimere le condotte illecite.
Prima con lo strumento del “Modello Trinacria” ,poi con l’operazione “Catania Sicura”, si sta concorrendo, insieme alle Forze dell’Ordine, all’esecuzione di Servizi Interforze predisposti con Ordinanza del Questore, aventi cadenza ormai quotidiana, al fine di garantire un più capillare e visibile controllo del territorio.
Con la nuova amministrazione è stato dato impulso al contrasto all’attività di parcheggiatore abusivo e, nel periodo luglio 2018 giugno 2019, sono stati elevati oltre 450 verbali di accertamento di violazione e oltre 50 ordini di allontanamento. Grazie a un tempestivo intervento presso il Ministero dell’Interno, il comune di Catania è riuscito a entrare in posizione utile nella graduatoria per l’attribuzione di un contributo di 1,2 milioni di euro, per allocare 237 telecamere di videosorveglianza nel territorio urbano, individuato sulla scorta di un progetto redatto in appena 2 settimane dai tecnici comunali, subito dopo l’insediamento del Sindaco.
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In materia di viabilità, sono stati intensificati sia il controllo delle piazze Duomo, Università e Stesicoro, nonché delle vie Etnea, Crociferi, Vittorio Emanuele e San Giuliano, che l’attività di repressione della sosta selvaggia anche tramite l’utilizzo dello Street Control, strumento che ha già prodotto oltre diecimila verbali di contravvenzione oltre a quelli realizzate dalle pattuglie in servizio ordinario. Particolarmente pregnante l’attività antiabusivismo e anticontraffazione, che ha prodotto decine di sequestri di merce e l’irrogazione di numerosi verbali di contravvenzione.
Sono stati implementati, inoltre, i servizi di controllo svolti dalla Sezione Vigilanza Ambientale sui conferimenti di rifiuti fuori orario o da non residenti, elevando nel periodo Luglio 2018 Giugno 2019 oltre 2.300 verbali di accertamento di violazione. In materia di evasione delle imposte e tributi locali, è stato più che raddoppiato il personale assegnato al Nucleo Tributi del Corpo al fine di effettuare accertamenti, oltre che sulle imposte pubblicitarie, sulla tassa di soggiorno, sulle guide turistiche (quest’ultima attività di controllo abbandonata negli ultimi anni) e sulla TARI, attività che ha consentito di accertare un’evasione della tassa per oltre due milioni di euro.
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LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA DELLA CITTA’
Le città devono velocemente attuare le trasformazioni necessarie per adeguarsi al mutare delle sensibilità ambientali, architettoniche e della mobilità. Per farlo è necessario che gli strumenti urbanistici siano moderni e idonei per gestire con raziocinio ed equilibrio il territorio, tanto più quello urbano di Catania, in cui le previsioni pianificatrici sono state disattese da una prassi che ha forzato a dismisura gli ambiti di sviluppo ordinato; col risultato di una città che negli ultimi cinquanta anni è cresciuta in maniera disordinata.
La necessità di riparare agli inaccettabili ritardi accumulati nel passato, prossimo e remoto, per redigere il nuovo Piano Regolatore Generale, ha condotto l’Amministrazione Comunale a dare priorità assoluta al nuovo strumento urbanistico che potesse dare indirizzi, finalmente attuali e adeguati, allo sviluppo armonico del territorio urbano e metropolitano.
A collaborare con il Comune per mettere mano al nuovo PRG, è stato chiamato un illustre docente universitario, il Prof. Paolo La Greca, presidente dell’Istituto Nazionale Urbanistica che insieme agli uffici della Direzione Urbanistica, coordinati dall’ingegnere Biagio Bisignani e dall’architetto Rosanna Pelleriti, unitamente agli ordini professionali di settore, ha avviato un intenso e lungo lavoro di ascolto con ogni componente produttiva e professionale della Città, da cui sono state ricevute le opportune indicazioni operative per redigere una prima proposta di piano: le direttive generali ovvero le linee guida dello strumento urbanistico.
La giunta comunale ha infatti delibato e consegnato al consiglio comunale per la definitiva adozione, lo scorso 28 febbraio, le Direttive Generali del nuovo Prg “Catania Città sostenibile” che costituiscono il primo fondamentale passo per la
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definizione dell’articolato processo di pianificazione della Città, esattamente cinquanta anni dopo l’entrata in vigore di quello redatto da Luigi Piccinato. Il Piano Regolatore di Catania dovrà conformarsi alla risoluzione contenuta nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile – emanata dalle Nazioni Unite nel 2105 – che “disegna” la strategia mirata alla sostenibilità e all’etica intergenerazionale. Un passo che segna anche uno spartiacque rispetto al passato, un atto concreto per recuperare parte del tempo inspiegabilmente perduto, che ha impedito uno sviluppo armonico e sostenibile della nostra idea di città.
Gli indirizzi progettuali delle direttive urbanistiche, raccolte in sessanta pagine, riguardano: la dimensione Metropolitana dello sviluppo dell’area urbana, la sostenibilità delle sue previsioni e la perequazione urbanistica come criterio informatore, saldo zero del consumo del suolo anche attraverso la delocalizzazione dei volumi esistenti, la riqualificazione del tessuto urbano esistente e delle aree non utilizzate o sottoutilizzate (attrezzature pubbliche, ospedali delocalizzati ecc…), la riqualificazione e la rigenerazione urbana per ridurre i fenomeni di degrado sociale delle periferie, il recupero e la riqualificazione del centro storico con meccanismi che consentano conservazione e valorizzazione, riequilibrio ambientale con un sistema di spazi verdi interconnessi.
Nelle linee guida del nuovo Prg particolare attenzione è data al sistema della mobilità e dei trasporti, attraverso il tema prioritario dell’intermodalità, individuando percorsi e attività finalizzati al potenziamento di spazi pedonali o a traffico limitato. Dettagliata anche la parte che riguarda il sistema infrastrutturale poiché si dovrà tener conto della programmazione e delle opere in corso di realizzazione: di Ferrovia, Aeroporto, Porto, Metro FCE, AMT; quest’ultima indirizzata a puntare su nuove linee Brt degli autobus. Secondo gli indirizzi della giunta, inoltre, nel nuovo PRG dovranno proporsi le migliori soluzioni per:
– la riqualificazione del waterfront, ricreando un sistema di relazioni tra la città, il porto, la ferrovia e l’ambiente, anche valutando gli esiti del concorso internazionale di idee;
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-regolamentare il settore del commercio di prossimità (i vecchi negozi tradizionali) permettendo la rivitalizzazione della città; – perseguire azioni volte alla mitigazione dei rischio sismico, idrogeologico e climatico, in uno al risparmio energetico e alla riduzioni delle emissioni. Il documento ha già superato il vaglio di quasi tutte le commissioni consiliari permanenti è già all’esame del Senato cittadino per l’esame definitivo.
Tra le molteplici attività caratterizzanti l’attività progettuale di pianificazione, il già citato espletamento del Concorso internazionale di idee sul “waterfront” che ha consegnato un’importante progettualità da poter utilizzare in sede di redazione del nuovo PRG, con visioni innovative per lo sviluppo della città in relazione al mare. Per il piano di rigenerazione del Corso Martiri della Libertà, coerentemente all’accordo di conciliazione transattivo firmato al Tar di Catania nel novembre 2011, si sta proseguendo nell’adozione degli atti necessari per la sua esecuzione.
Il progetto del parcheggio interrato di 370 posti auto da realizzare nei pressi di piazza della Repubblica ha ottenuto tutti i pareri necessari e sta per essere vistato anche dal Genio Civile, per andare in gara a Ottobre. Superando alcuni ostacoli di natura burocratica non dipendenti dall’Amministrazione Comunale, sono stati anche consegnati alla città i primi quattro spazi a verde attrezzato delle aree comunali contigue a quelle private. Tra questi un playground, che per una precisa scelta di interesse verso i tanti ragazzi che lo utilizzano, viene tenuto aperto tutto il giorno e illuminato nelle ore serali.
All’attenzione di tutta la stampa di settore, inoltre, si è posto l’Atto Amministrativo virtuoso, all’insegna della sburocratizzazione, perfezionato dal Servizio Attuazione Urbanistica, rappresentato dalla istituzione del Permesso di Costruire in un solo giorno, denominato “SDP”. Attività unica nel suo genere a livello nazionale ed europeo. Da inizio anno, la procedura istituita, ha permesso il rilascio dell’SDP per n. 13 pratiche (permesso di costruire in 24/48 ore), incassando in termini di diritti di rilascio ben 26 mila euro. Attività fortemente richiesta dagli utenti e che è divenuta a presto un modello per tante altre amministrazioni comunali che guardano al Comune
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di Catania come a un modello da seguire per la semplificazione dell’attività amministrativa per il rilascio dei permessi a costruire a tempo di record, con le intuibili ricadute positive anche sul fronte dell’edilizia abitativa e dunque sull’occupazione. Si è anche definitivamente attuato lo Sportello Unico Edilizia (SUE) che ha abbandonato le procedure edilizie amministrative classiche, per sostituirle con quelle telematiche semplificate.
L’ attività istituita ha permesso di ricevere numerosissime richieste da parte degli utenti, precisamente (dati del primo semestre) 2019: 1) N. 1500 CIL; 2) N. 4000 CILA; 3) N. 2800 DIA/SCIA. L’adeguamento dei diritti di segreteria e la verifica attenta dei procedimenti, ha permesso di consolidare un introito di oneri concessori accertati, pari a circa 4,5 mln di euro all’anno. Il dato è comunque diverso rispetto agli oneri riscossi, pari a circa 2,5 mln euro, determinato dal fatto che la verifica e l’accertamento sono funzione dal pagamento in più rate richiesto dagli utenti.
Il dato è comunque confortante rispetto a quanto riscosso negli anni passati, poiché si sono raddoppiati gli introiti urbanistici per le casse comunali. Si sta adesso passando alla digitalizzazione di tutti gli archivi (edilizia, sanatorie, pratiche antiabusivismo, agibilità) e all’implementazione del portale SUE con la sua integrazione allo sportello SUAP.
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L’UTILIZZO DEI FONDI COMUNITARI E PATTO PER CATANIA
Nel corso dell’ultimo anno è stato dato particolare impulso alle attività di programmazione e di attuazione legate alle politiche comunitarie, nelle varie articolazioni delle diverse linee di finanziamento. Il risultato più evidente e per nulla scontato è stato il conseguimento degli obiettivi, imposti dalla Commissione europea, relativi al PON METRO.
Il 21 dicembre scorso, infatti, l’Agenzia per la Coesione Territoriale ha comunicato il raggiungimento dei cosiddetti target “N+3” che in sostanza ci consentono di ottenere, a fine programmazione, una premialità di 6 milioni di euro. Altro risultato ottenuto, sempre in ambito di PON METRO, è stato rappresentato dall’arrivo dei nuovi 42 autobus (14 milioni di finanziamento) dati in dotazione ad AMT. Nel corso della giornata di presentazione della nuova flotta di autobus si è anche svolto un importante workshop, co- organizzato con UNICT e con gli ordini degli Ingegneri e degli Architetti sul tema della mobilità sostenibile che ha ospitato oltre 200 tecnici del settore.
Nella cerchia dei finanziamenti strutturali (extra bilancio comunale) occorre altresì evidenziare l’importante lavoro svolto con la rimodulazione di alcuni interventi del Patto per Catania.
E’ stato quindi possibile destinare significativi importi a favore di interventi di riqualificazione della Zona Industriale e nei settori dell’impiantisca sportiva, della cultura e dello sviluppo economico.
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Sempre per quanto attiene al Patto per Catania è in corso un’ulteriore e significativa riprogrammazione che prevede il recupero di ben 44 milioni di Euro, inizialmente destinati per la mantellata del molo di levante del porto (l’intervento sarà comunque realizzato mediante cofinanziamento per 5 milioni dal Comune di Catania e per 44 milioni dall’Autorità Portuale). Con tali risorse sarà possibile eseguire opere pubbliche nell’ambito dell’emergenza abitativa, della sicurezza strutturale di scuole ed edifici, della riqualificazione di strade e da ciò che emergerà da un confronto con le forze sociali,e datoriali. Sempre nell’ambito del piano degli interventi del Patto per Catania, inoltre sono stati progettati, in house, lavori di manutenzione delle strade per un importo complessivo di 19 milioni di euro, impegnati con i fondi del Patto per Catania. Si tratta di lavori già eseguiti quali:
1. Riqualificazione di piazza Nettuno; 2. Manutenzione straordinaria del lungomare; 3. Riqualificazione di via Dusmet; 4. Riqualificazione di via Fossa della Creta; 5. Riqualificazione di viale Mario Rapisardi.
Mentre per quanto riguarda le opere da eseguire, sempre con i fondi del Patto per Catania, si segnalano:
Riqualificazione di via Cristoforo Colombo; Riqualificazione di via Domenico Tempio; Riqualificazione di viale Africa; Riqualificazione della Circonvallazione;
Riqualificazione di via S. Sofia; Riqualificazione di via Passo Gravina.
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Quanto sin qui esposto è frutto della collaborazione iniziata nel mese di giugno scorso, grazie alla visita che hanno fatto a Catania i responsabili PON METRO e del Patto Giorgio Martini e Riccardo Monaco, che ha sancito un rapporto sinergico e fondato sulla concretezza tra questa Amministrazione e la Presidenza del Consiglio dei Ministri. In ambito di finanziamenti strutturali occorre ancora evidenziare il percorso iniziato da questa Amministrazione, già sostanzialmente concluso, per l’ottenimento dei 42 milioni in ambito di Agenda Urbana Regionale POF ESR.
Inoltre sono state diverse le attività poste in essere finalizzate all’ottenimento di finanziamenti.
I più significativi sono:
– Programma Sport e Periferie – con il recupero di tre progetti che sembravano ormai destinati al definanziamento (Riqualificazione Piscina Nesima, Campo Goretti Benito Paolone e Campo Dusmet hochey ) e con la proposta di finanziamento del progetto di riqualificazione del Camposcuola;
– Programma riqualificazione energetica (PO FESR) di edifici pubblici con l’ottenimento di 3 finanziamenti per altrettante scuole della città; – Fondi CIPE con l’ottenimento di un finanziamento per la riqualificazione della scuola di Vaccarizzo;
– Fondi del piano regionale dell’edilizia scolastica con l’ottenimento di 2 finanziamenti per le riqualificazioni delle scuole di via Palermo e di via Plaia; – Programma Democrazia Partecipata – per la riqualificazione della fontana dei Malavoglia in piazza Verga;
– Da segnalare, infine, l’intervento, fortemente voluto da questa Amministrazione e relativo al rifacimento del campo di gioco dello stadio per il rugby Benito Paolone. Occorre altresì evidenziare che, dopo anni di totale disinteresse sul patrimonio immobiliare sportivo è stato effettuato il monitoraggio per la relativa manutenzione di tutti gli impianti sportivi con la redazione di un crono programma per impianto con
l’evidenza degli interventi urgenti soprattutto in tema di sicurezza. A tal riguardo è
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prevista una dotazione di 4.400.000 a favore di interventi di riqualificazione in relazione alle criticità evidenziate nei sopralluoghi. In particolare, in via prioritaria, l’attenzione dell’Amministrazione riguarderà interventi di manutenzione straordinaria al Pala Catania, al Campo Scuola ed ai campi di calcio. Altresì, in ambito di sostenibilità ambientale sono stati previsti una serie di interventi di efficientamento energetico in diversi impianti sportivi e negli asili nido comunali. Tale attività, finalizzata al contenimento di emissione di Co2 nell’aria e al consequenziale e significativo risparmio per le casse comunali, implementa una precedente iniziativa di utilizzo di energia alternativa attraverso l’installazione di sistemi di ultima generazione relativi al solare termico.
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LO SVILUPPO CULTURALE E I GRANDI EVENTI
Grandi Eventi, rassegne culturali, iniziative e mostre nei musei civici (Museo civico di Castello Ursino, Museo Belliniano, Museo Emilio Greco) ma anche nei siti monumentali come l’ ex Convento san Placido – Palazzo della Cultura, la Chiesa di San Nicolò L’Arena e ora anche la Gam.
Un’esplosione di partecipazione di pubblico grazie a un’offerta per tutti i gusti e tutte le età, che proietta lo spirito di una città vulcanica, attiva e mai ferma nonostante il dissesto. Piccola ma significativa testimonianza la statistica dei visitatori, che evidenzia un trend positivo così come da riscontro degli incassi; nel primo semestre del 2019 hanno registrato un incremento rispetto al semestre precedente pari al 60%, correlato principalmente alle qualificate iniziative operate con dinamismo da questa Amministrazione.
Emblema di questa voglia di rinascita, nonostante le difficoltà, i due grandi eventi promossi il 30 e il 31 dicembre a fine anno per aspettare in piazza Duomo “ Il Capodanno 2019”. Abbiamo lanciato una vera e propria sottoscrizione per una straordinaria raccolta fondi di imprenditori e aziende private e pubbliche a dir poco strepitosa: circa 250 mila euro incassati in pochi giorni, risorse che hanno permesso di illuminare le vie principali e realizzare le esibizioni di personaggi del calibro di Arisa, Nino Frassica e Noemi, oltre a numerosi artisti locali.
Una risposta corale che ha dimostrato la voglia del tessuto produttivo della Città di “non spegnere le luci”, a costo zero per l’Amministrazione, a fronte delle centinaia di migliaia di euro del passato, che ha visto oltre 25.000 persone fruire di ben due magnifiche serate di festa, segno tangibile di una città che non si arrende!
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ll rapporto costante coi due grandi teatri della Città, lo Stabile e il Bellini, ha generato proficui rapporti di collaborazione con il Comune, pur in quadro di oggettive reciproche difficoltà economiche. Per quanto concerne il tempio catanese della Lirica, un’intensa interlocuzione con la Regione ha consentito di recuperare almeno in parte il taglio dei contributi che avrebbe messo a serio rischio sia la stagione estiva che quella invernale.
Lo Stabile, invece, dopo le difficili stagioni passate, sta riprendendo il suo naturale posizionamento di guida dell’eccellenza teatrale siciliana, proponendo spettacoli di alto livello culturale e artistico. Appena pochi giorni dopo l’insediamento, è stata curata la programmazione e l’organizzazione di mostre e grandi eventi, la rassegna estate Catanese 2018. Contestualmente il Comune ha collaborato per la realizzazione della rassegna WonderTime 2018, curata da soggetti privati e operatori culturali cittadini, quale evento di arte diffusa nei quartieri e le periferie. Protagonista il quartiere di San Cristoforo, con l’indimenticabile concerto di musica classica dell’orchestra del Teatro Vincenzo Bellini a Piazza Palestro.
Si è realizzato inoltre, l’appuntamento della giornata “UNESCO”, il 19 ottobre, insieme ai tredici comuni dei siti del Val di Noto. La settimana Verghiana, è stata valorizzata puntando, per la prima volta, anche sulla promozione del Brand Verga anche nella promozione turistica della città e dei luoghi Verghiani, obiettivo diffondere tra il pubblico, specialmente giovanile, l’interesse per la letteratura e la prosa, con particolare riferimento agli autori veristi siciliani.
Nel mese di maggio 2019 la rassegna indetta dal Mibact, denominata il “Maggio dei Libri”, che ha confermato la realizzazione straordinaria di quasi 200 appuntamenti. Il Palazzo della Cultura ha ospitato mostre prestigiose tra le quali si segnalano: dal 20 ottobre 2018 è stata la mostra dal titolo “Gli Impressionisti a Catania”, conclusasi in data 5 maggio 2019, che ha registrato oltre 50.000 visitatori: la mostra catanese, è da considerare una delle più complete mai realizzate in Italia sull’Impressionismo,
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offrendo la possibilità di accostarsi alle opere di moltissimi altri artisti meno noti ma non meno significativi. La programmazione estiva 2019 contemplata nella rassegna “Catania Summer Fest” prevede oltre 60 appuntamenti che spazieranno dalla musica al teatro alla danza, cinema, letteratura, arte e iniziative solidali nel periodo che va dal 29 giugno al 30 ottobre.
Tra gli eventi di particolare rilievo vanno segnalati l’attuale mostra dell’edizione 2019 di Wonder Time, che quest’anno pone al centro l’antico quartiere della Civita dal titolo “Temporary Young”,; ed il ritorno dei grandi concerti al Giardino Bellini. Per il teatro la rappresentazione di “Uno nessuno e centomila” di Luigi Pirandello con la regia di Alessandra Pizzi, interpretata da Enrico Lo Verso.
Il Festival Corti in Cortile,11°edizione, rassegna cinematografica di corti con relativi seminari, incontri e laboratori teatrali. Al Castello Ursino è già in corso la rassegna del Teatro Stabile di Catania, ospitata nella corte che prevede 3 spettacoli teatrali a più repliche.
La rassegna musicale Classica e Dintorni a cura dell’Associazione Darshan che come ogni anno intratterrà gli appassionati della musica classica, al Castello Ursino. Tra le attività di successo dell’Assessorato Attività e Beni Culturali, in team con Assessorato al commercio e allo sport, va menzionato il “Lungomare Fest”: un appuntamento domenicale al mese partito nell’ ottobre 2018, che ha visto e vedrà nel 2019 otto appuntamenti tra sport, mobilità sostenibile, ambiente , eventi e cultura. Un grande evento, a costo zero per il Comune, vissuto all’aria aperta da migliaia di catanesi ricca di eventi e manifestazioni artistiche, sportive, di promozione culturale e ambientale, dispiegate nei 2,6 chilometri del lungomare, ma anche a San Giovanni Li Cuti, aree chiuse al traffico veicolare.
Aperta la mostra dal titolo “Io Dali”, ideata dalla Fundaciò Gala-Salvador Dalì, realizzata in Italia, prima a Napoli e poi a Catania, con lo scopo di raccontare la “Vita segreta” di Salvador Dalì.
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Restauro dell’opera “Ritratto di gentiluomo”, custodito per decenni nell’anonimato di Castello Ursino, e attribuito attualmente da ricercatori all’artista El Greco. Con la collaborazione del Dipartimento Regionale BB. CC. e dell’Identità Siciliana e del Centro Regionale di Restauro e la responsabilità scientifica del compianto prof. Sebastiano Tusa, è stato realizzato il progetto di ricongiungimento del torso di Kouros proveniente dal Museo Paolo Orsi di Siracusa e la testa conservata presso il museo Civico, entrambi datati V sec. a.C., per la mostra itinerante dal titolo “Il Kouros ritrovato” attualmente in esposizione nel maniero Federiciano con notevole successo di pubblico e di critica.
Dal 20 luglio, il museo Civico di Castello Ursino ospita una straordinaria mostra organizzata dalla Soprintendenza di Catania dal titolo “Architetture barocche in Argento e Corallo”, che vede esposte opere di artisti siciliani del ’600 e ‘700. Grazie ai fondi del Patto per Catania relativi alla “Rifunzionalizzazione della rete museale”, per un investimento di oltre € 16.500.000,00, la nostra città si appresta ad avere due nuovi importanti contenitori culturali: l’ex Monastero dei padri Crociferi, dove troveranno collocazione i reperti provenienti dalla Fondazione Museo Egizio di Torino, il Museo della Città, che racconterà con i quattro sensi “Aria, Acqua, Terra e Fuoco, la storia della nostra Città; e la galleria di arte contemporanea; l’ex Monastero di Santa Chiara, che ospiterà la Galleria d’Arte Moderna, il deposito fruibile dei reperti scultorei delle collezioni di Castello Ursino, nonché altri spazi espositivi.
Al Museo Belliniano è stata completata l’attività di progettazione, catalogazione, digitalizzazione ed acquistati gli arredi per la conservazione del fondo antico. Contemporaneamente ai lavori di ristrutturazione verrà pubblicato l’appalto per la realizzazione dell’allestimento innovativo che prevede il racconto della vita dell’artista attraverso video e suggestioni visive e la riproduzione degli ambienti più significativi della sua vita di compositore. Anche il Museo civico di Castello Ursino sarà oggetto di una moderna riqualificazione. E’ in corso di definizione il progetto esecutivo che andrà in gara entro settembre ed è stato quasi ultimato il progetto di musealizzazione in accordo con Università e Soprintendenza. Il nuovo museo
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prevederà l’apertura di tutte le sale anche quelle adibite a deposito per recupere nuovi spazi allestiti, impianti di illuminazione e di climatizzazione di ultima generazione e un collegamento verticale che permetterà l’accesso a un numero maggiore di visitatori.
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IL TURISMO RISORSA PER LO SVILUPPO
Il turismo rappresenta una assoluta priorità del programma e del nuovo modello di sviluppo che questa amministrazione intende realizzare. Si è iniziato da una delle principali fonti di entrate dirette derivanti dal settore turistico: la tassa di soggiorno. Sin da subito è stata attuata un’attenta azione volta ad evitare l’elusione dell’imposta attraverso un controllo incrociato dei dati forniti dalla direzione attività produttive, dall’ufficio turismo e dalla ragioneria, nonché attraverso un potenziamento dei controlli della polizia municipale.
Un risultato ottenuto grazie alla digitalizzazione del sistema di rendiconto da parte delle strutture ricettive, con l’installazione e accesso con proprie credenziali, per ciascuna struttura alberghiera e extralberghiera, del software denominato “Tax City”, che ha consentito una gestione centralizzata su piattaforma dei dati e delle relative dichiarazioni trimestrali.
Nel secondo semestre del 2018 si è registrato un aumento delle somme riscosse pari a circa il 60%, a fronte di un aumento delle presenze turistiche in città su base annuale pari al 2.8%. I dati provvisori del primo semestre 2019 rilevano un aumento vicino al 300% rispetto al primo semestre 2018, nonostante il forte calo dei primi due mesi del 2019 (un calo che si è attestato a circa il 30% di presenze in meno) in coincidenza con gli eventi sismici di fine anno nell’area etnea.
A fine anno, in coincidenza dell’obbligo previsto per i comuni dissestati ai sensi dell’art. 251 del T.U. degli Enti locali, si sono dovute adeguare le tariffe previste dal dlgs. 23 / 2011. Ciò è stato fatto nel pieno rispetto della normativa, senza comunque aumentare l’importo delle tariffe ma applicando un sistema graduale sulla base della
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classificazione delle strutture: da un minimo di due euro ad un massimo di cinque euro per gli alberghi 5 stelle lusso.
Dalla verifica del precedente regolamento sull’applicazione dell’imposta di soggiorno, è emerso che nella città di Catania non si applicava la normativa relativa alla possibilità prevista dal dlgs. 50/2017 che consente ai comuni, previa modifica del regolamento comunale, l’applicazione della tassa anche alle c.d. Locazioni brevi, meglio conosciute come “appartamenti ad uso turistico”.
L’incrocio dei dati riscontrati sui principali portali web ha consentito, sino a questo momento, la registrazione di oltre 800 strutture che dal 1 marzo sono tenuti a riscuotere l’imposta di soggiorno. Il 18 aprile è stato siglato un importante accordo con Airbnb che consente l’automatica riscossione in fase di prenotazione della tassa e il successivo versamento diretto nelle casse comunali.
Partiamo da un dato: solo nel 2018 sono arrivati a Catania circa 90 mila turisti tramite
Airbnb.
Catania rientra così tra le 10 città più importanti d’Italia che ha sottoscritto questo accordo; in sede di conferenza stampa il responsabile Public Policy Associate di Airbnb , nella descrizione delle potenzialità e delle caratteristiche ha dichiarato che:“…davvero Catania è un unicum a livello mondiale …”.
L’aspetto principale su cui voglio richiamare la vostra attenzione è che sono state modificate le modalità di utilizzo della tassa di soggiorno: per l’anno corrente, in sinergia con la Commissione speciale prevista dal regolamento, è stato deciso di diminuire del 20% il contributo al Comitato dei festeggiamenti agatini, erogato attraverso la tassa di soggiorno, passando da 415 a 350 mila euro, destinando la parte più consistente del gettito ad iniziative di promozione territoriale su cui tornerò in seguito.
Si è inoltre garantita la realizzazione di una piattaforma balneare dinanzi all’Istituto nautico e di quella per l’accesso per disabili a S. G. Li Cuti.
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Un’ulteriore iniziativa in questa direzione si è concretizzata con il potenziamento delle linee Amt, con destinazione lidi balneari del litorale della Playa, resa visibile ai turisti attraverso la personalizzazione grafica delle linee interessate, fortemente richiesta dalle piccole strutture ricettive come servizio da poter offrire ai visitatori. Un altro importante risultato si registra con la crescita del turismo croceristico, dovuto al lavoro costante dell’autorità di sistema portuale, che farà registrare l’arrivo a Catania, nell’anno in corso, di oltre 220 mila croceristi. Per garantire un soggiorno confortevole e sicuro, in sinergia con la polizia municipale e le forze dell’ordine, è stato disposto il rafforzamento del dispositivo di sicurezza in tutta l’area del centro storico.
Nei primi giorni di luglio è stata approvata la delibera di giunta comunale relativa al turismo sportivo. Si tratta sicuramente di una delibera destinata a diventare, a detta delle Federazioni sportive, una best practice a livello nazionale. Infatti, attraverso l’impiego del 20% delle risorse della tassa di soggiorno dell’anno 2018, si provvederà al rimborso di specifiche spese sostenute da Federazione e associazioni regolarmente riconosciute dal CONI per eventi nazionali e internazionali organizzati a Catania.
Inoltre, è stata presentata alla stampa l’iniziativa denominata Destination Catania (per una durata di otto settimane in quattro diversi paesi europei e negli Stati Uniti) che rappresenta la prima importante campagna di marketing turistico realizzata su un portale di prenotazioni alberghiere di valenza internazionale come Expedia.
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LE INFRASTRUTTURE, LA MOBILITA’ CITTADINA E LA PROTEZIONE CIVILE
Lo sviluppo e la crescita di una città si regge sulla realizzazione di infrastrutture sinergiche, interrelate e soprattutto funzionali alla pianificazione urbanistica, all’intermodalità, alla sostenibilità e alla sicurezza sismica.
I 358 milioni di euro di fondi UE che contribuiranno all’ampliamento della linea ferroviaria metropolitana della Circumetnea verso sud, articolata su ben 19,4 km, con otto nuove stazioni e materiale rotabile moderno, sono destinati a cambiare radicalmente la mobilità cittadina. E’ stato un successo aver annunciato pubblicamente, insieme all’assessore regionale alle infrastrutture, la consegna del decreto di finanziamento da parte del commissario europeo ai Trasporti.
Secondo realistiche previsioni nel 2025 avremo il completamento dell’intera linea da Misterbianco all’aeroporto di Fontanarossa, le cui tratte mancanti da realizzare sono ormai tutte interamente finanziate. Prima della fine del 2019 verrà aperta la stazione Cibali e tra poco più di un anno le stazioni Monte Po Fontana, con il collegamento diretto con l’ospedale Garibaldi.
Un’altra grande soddisfazione è data dall’apertura domenicale e nei giorni festivi della metropolitana e il prolungamento dell’orario di funzionamento fino alle ore 22.00. È stato svolto un lavoro minuzioso di verifica delle attività svolte nella programmazione della precedente amministrazione per comprendere quali opere pubbliche potessero avere attuazione immediata e cantierabilità,nell’ambito dei
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programmi complessi, del piano triennale e dei finanziamenti a bando, ovvero: PON Metro, POC, Patto per Catania, fondi regionale e fondi vincolati per decreto.
Le risultanze hanno evidenziato una carenza strutturale del personale tecnico/amministrativo, oltre che una disorganizzazione nei flussi lavorativi e progettuali. Infatti, il numero esiguo dei tecnici in organico e il mancato utilizzo di un metodo organizzativo del flusso lavorativo, hanno messo in evidenza un ritardo nell’attuazione dei programmi e dei piani,soprattutto per ciò che concerne le progettazioni. In pochi mesi si sono attivati procedimenti e quindi finanziamenti certi per oltre 150 mln di euro.
Il primo obiettivo è stato quello di recuperare parte dei ritardi nel cronoprogramma di attuazione: il PUMS, il ripristino del BRT1, e l’avvio delle progettazioni del BRT2, BRT3, BRT4, BRT5, rimaste ferme negli ultimi anni nonostante siano state previste dal PGTU approvato dal consiglio comunale nel marzo 2013: tra queste il sottopasso Gioeni per connettere finalmente nord e sud della Città superando la barriera della circonvallazione; il depuratore fognario allacciante con Acicastello, i parcheggi scambiatori, il palazzo Moncada (circa 90 alloggi), le due torri abitative IACP a Librino (144 alloggi), il ripristino del Pala Nitta, la nuova Caserma dei Carabinieri nella zona industriale (IRSAP), le infrastrutture stradali (IRSAP) e le tante altre opere che interessano l’intero territorio della città.
Dopo un primo periodo di difficoltà logistiche dovuto al trasloco dalla sede di via Domenico Tempio (nel febbraio del 2019) negli ultimi mesi, si è riusciti a riorganizzare meglio i gruppi di lavoro al fine di poter attuare velocemente tutti i programmi di finanziamento, progettare le opere pubbliche “sensibili” prioritarie, dando precedenza a quelle che avessero una scadenza imminente di bandi e finanziamenti. Per questo con delibera della Giunta Comunale è stato rimodulato il piano dei parcheggi da fare rientrare nel finanziamento regionale di 23,335 milioni di euro, destinato alla città di Catania.
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La realizzazione è stata confermata solo per quelli immediatamente cantierabili dal Comune: Sanzio, Acicastello e Narciso.
Per quanto riguarda gli altri due, il parcheggio Fleming verrà realizzato dalla FCE, mentre quello di piazza Pietro Lupo rimane sospeso perché ancora oggetto di controversie giudiziarie.
I tre progetti definitivi approvati dalla giunta sono stati trasmessi a Palermo per l’erogazione del finanziamento della regione che verrà utilizzato integralmente. Ogni scelta è stata coordinata con quelle della FCE e di RFI, visto che le fermate della metropolitana e del treno vanno considerati nodi strategici per la mobilità e l’interscambio di autobus, macchine e motocicli. Nei progetti definitivi, il nuovo parcheggio di piazzale Sanzio (di cui una larga parte diverrà parco urbano) determina un notevole impatto sulla circolazione; per questo è prevista l’esecuzione di una grande rotatoria nelle confluenze dell’omonimo viale con via Vincenzo Giuffrida, ma anche la realizzazione di un ”torna indietro” in piazza Abramo Lincoln e un altro in via Imperia.
Analogamente, importanti interventi viari verranno eseguiti nella zona del parcheggio di via Acicastello, con sistemi di rotatorie fino alla confluenza con la strada statale 114 e nella zona di via Narciso, dove nascerà il parcheggio nei pressi della stazione Borgo della metropolitana. Tutti e tre i progetti sono già inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche e sono previsti sia nel piano generale dei parcheggi che nel piano generale del traffico urbano.
E’ stato attivato il tavolo tecnico per l’utilizzo di somme pari ad 1,7 mln € quali opere di compensazione TERNA (verranno utilizzate per il cimitero cittadino, per opere infrastrutturali, e per manutenzione straordinaria del palazzo di città); Il progetto sperimentale con l’ausilio della tecnologia aerea dei droni in collaborazione con ST Microelettronics, ENAC ed ENAV sul monitoraggio sicurezza dell’area industriale/aeroportuale, le procedure propedeutiche alla riqualificazione e
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ristrutturazione degli immobili presenti all’interno del cimitero cittadino (deposito mortuario, camera autoptica, uffici amministrativi, bagni per il personale e bagni pubblici, ristrutturazione dei muri di sostegno delle colombaie e al confine con il parcheggio zia Lisa); inoltre la riqualificazione delle strade più importanti dell’IRSAP e della ZIC, utilizzando i fondi del Patto per il Sud. Verrà completato il cablaggio della città di Catania (compreso IRSAP e ZIC) con la fibra ad alta velocità di Open Fiber;sono state completate le48 autorizzazioni per l’installazione di colonnine per la ricarica elettrica dell’azienda Enel e i 34 alloggi di edilizia economica e popolare nel quartiere di Librino, il piano di riqualificazione con fondi reperiti presso la Regione Siciliana della pista ciclabile esistente nel centro storico, negli ultimi anni ridotta in stato di abbandono, attivazione delle procedure per la progettazione del completamento del circuito delle piste ciclabili da piazza Europa al faro Biscari, per un importo di circa tre mln di euro, attivazione delle procedure con i sette sindaci dei comuni della prima cinta metropolitana per l’allaccio al canale di gronda (di notevole utilità al fine di diminuire il rischio idrogeologico al centro cittadino), definizione della progettazione e rilievi dei lotti fognari 3-4-5-6, fase propedeutica all’appalto di opera pubblica, definizione della variante allaccio al canale di gronda del comune di Acicastello, in collaborazione con l’Ufficio del Genio Civile, riattivazione delle procedure amministrative, bloccate da anni, sull’appalto della strada di penetrazione Rotolo-Ognina.
Ancora: riavvio lavori del lotto di completamento Rotolo-Ognina con la consegna delle prove sugli isolatori sismici (già consegnato al comune il parcheggio di circa cento posti auto da parte di RFI ed è in programmazione percorso pedonale diretto su piazza Mancini Battaglia), l’attivazione delle procedure propedeutiche per l’apertura del pronto soccorso del Policlinico, del nuovo pronto soccorso del Garibaldi e dell’apertura dell’Ospedale San Marco, attivazione tavolo tecnico Sidra, Comune di Catania, IRSAP, per la risoluzione dell’inquinamento dei torrenti Forcile e Buttaceto nella stagione estiva, l’attivazione delle procedure per la realizzazione del
terzo lotto ed ultimo lotto della rete gas, cofinanziato dalla Regione e di concerto con
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SNAM rete gas,l’attuazione attraverso la progettazione di 8 interventi di adeguamento sismico degli edifici scolastici; l’attivazione delle procedure di collaudo e consegna alla città delle spine verdi.
La città di Catania, nella qualità di capoluogo metropolitano, ha ottenuto di recente l’approvazione della proposta progettuale di adesione alla Colonna Mobile degli Enti Locali, beneficiando di un contributo di 379 mila euro a totale carico del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.
Con queste risorse si procederà al potenziamento della nostra capacità operativa e all’acquisto e alla manutenzione dei mezzi occorrenti per le operazioni di concorso al soccorso e assistenza alla popolazione in forma coordinata all’interno del Servizio Nazionale della Protezione Civile. L’iniziativa rappresenta un’occasione per uniformare il linguaggio operativo e amministrativo di Protezione Civile dei principali centri urbani del Paese, un piano in cui Catania si inserisce a pieno titolo. Abbiamo ricevuto il certificato di adesione a “Città resilienti delle Nazioni Unite” insieme a oltre 600 Città europee, al progetto globale che mira a ridurre il rischio da disastri e calamità naturali, tappa essenziale nel percorso di buone pratiche per la corretta gestione del territorio.
La campagna, fortemente sostenuta sul territorio italiano dall’ANCI e dalla Fondazione Enel, propone un decalogo in cui vengono presentate le misure essenziali per rendere le città resilienti, evidenziando il ruolo fondamentale della comunicazione tra l’amministrazione, il sistema di protezione civile e i cittadini. Siamo partner del Progetto eWAS “Un sistema di allerta per il patrimonio culturale”, che mira a sviluppare nuove tecnologie per la tutela, conservazione e sicurezza dell’edificato storico-monumentale, dei beni museali, degli oggetti d’arte e delle aree archeologiche contribuendo alla pianificazione strategica per una migliore attività di prevenzione e gestione dei Beni Culturali.
Come “test-site” si è scelto il centro storico della città di Catania e alcune aree
archeologiche della Sicilia orientale la cui fruizione turistico-culturale è soggetta ad
una crescita esponenziale. Presentata la richiesta di partecipazione a un avviso 42
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pubblico per la presentazione di proposte progettuali da finanziare con le risorse di cui alla misura “Realizzazione di investimenti da parte degli enti locali”, in cui il Comune di Catania risulta essere assegnatario e beneficiario della somma di Euro 1.100.211,96 , per realizzare un progetto per un sistema Early Warning integrato nel processo di gestione condivisa delle emergenze di Protezione Civile per Catania.
Il progetto di EW4CT (Early Warning per il Comune di Catania) ha come scopo principale la realizzazione nell’ambito del territorio comunale di Catania di una soluzione integrata di Allertamento Precoce da Evento Sismico (Early Warning), in grado di ridurre il numero di persone esposte ad un evento sismico e a limitare le conseguenze secondarie dell’evento stesso derivanti dal danneggiamento di infrastrutture critiche. Si è proceduto inoltre, nell’ultimo anno, alla revisione complessiva del Piano Comunale di Protezione Civile che è stato già presentato alle Associazioni di Volontariato che compongono il Coordinamento comunale e appena si acquisiranno i loro suggerimenti verrà trasmesso per l’adozione definitiva.
Il Piano comunale di Protezione Civile rappresenta la revisione del precedente Piano del dicembre 2013. La revisione complessiva del Piano si è resa indispensabile, oltre che per le mutate condizioni del territorio, anche per l’entrata in vigore di parecchie nuove norme, direttive e linee guida su vari temi di protezione civile, che hanno reso quel Piano sostanzialmente obsoleto.
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LA SOLIDARIETA’ SOCIALE, IL TERZO SETTORE E LE PARI OPPORTUNITA’
In una città come Catania che registra un preoccupante degrado sociale e in cui si è aggiunta la “calamità” economico-finanziaria del dissesto, i primi 12 mesi di attività amministrativa sono stati caratterizzati in gran parte dalla necessità di fronteggiare le quotidiane emergenze che puntualmente si sono presentate per il mantenimento dei servizi indispensabili e/o essenziali.
Questa Amministrazione Comunale, appena insediata, ha dovuto fare i conti, uno per tutti con la sospensione del trasporto disabili presso l’ODA che in verità non è giunto improvviso. Dal Gennaio del 2018 l’ODA aveva più volte comunicato, senza che la precedente Amministrazione approntasse con tempestività le necessarie misure risolutive, la volontà di interrompere il servizio del trasporto disabili a partire dal primo luglio 2018, facendo valere le ragioni di un piano di ristrutturazione finanziaria interna. In tempi da record l’Amministrazione Comunale si è prontamente attivata per espletare tutte le procedure previste dalla legge per l’affidamento del servizio alle cooperative sociali del trasporto, determinando la ripresa del servizio in concomitanza con l’apertura delle scuole (12 settembre 2018) e quindi senza particolari interruzioni di un servizio di primaria importanza ai 337 assistiti di cui 109 solo dell’ODA.
Sempre in tema di disabili, vanno messi in evidenza alcuni dati che possono apparire ordinari in un contesto di normale amministrazione, ma che invece sono da considerare straordinari ed eccezionali alla luce delle oggettive condizioni di dissesto del Comune: abbiamo garantito per l’anno scolastico 2018-2019 (salvo una
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sospensione di soli 5 giorni) i servizi per 360 alunni disabili nelle scuole, mentre in altre realtà comunali, dove si è verificato il dissesto finanzio, le interruzioni sono state anche di diversi mesi.
In un ritrovato spirito di dialogo e confronto costante con le associazioni rappresentative dei disabili, stiamo mettendo mano alla complessa materia dei progetti individualizzati per i disabili che consentiranno una migliore ed efficiente individuazione di bisogni e risposte fornite dall’amministrazione comunale, nel quadro di una necessaria razionalizzazione delle risorse finanziarie. Per questo abbiamo avviato tutte le misure connesse al “DOPO di NOI”, che le Associazioni del settore attendevano da troppo tempo, mettendo in campo, pena la perdita delle relative risorse, i fondi della Regione del 2016 e del 2017 per realizzare i 35 progetti di vita per tutti quei disabili che non possono contare sul supporto familiare.
Nei prossimi mesi rimoduleremo il piano di zona 2013-2015, aumentando notevolmente la dotazione finanziaria prevista per i piani personalizzati per i disabili, e introducendo il contributo per le spese di trasporto a scuola degli alunni disabili.
Nei prossimi giorni inaugureremo i locali dell’Agenzia Sociale per la Casa, finanziata con il PON Metro, che costituisce uno strumento strategico nella lotta all’emergenza abitativa che rimane una delle priorità dell’amministrazione.
Nell’Agenzia con un regia unitaria, confluiranno azioni di intervento che vanno dall’utilizzo degli immobili confiscati alla mafia alla implementazione del buono casa finanziato con la 328/2000, dalla sinergia produttiva ed efficiente stabilita con il Terzo Settore nella individuazione di alloggi a canone agevolato alla più imponente misura di ristrutturazione degli alloggi finanziata con i fondi del Patto per Catania.
E’ stato garantito il servizio di assistenza dei 360 bambini degli asili nido comunali, registrando il sold out, nonostante la difficilissima situazione finanziaria e il pregresso ingente ritardo nei pagamenti. Tale condizione in altri contesti avrebbe comportato la chiusura degli asili medesimi: a Catania, i disagi sono stati contenuti in
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appena qualche giorno. E’ stato predisposto uno sforzo politico-amministrativo non indifferente che ha determinato un notevole aumento del numero degli iscritti, attingendo anche a risorse extra-comunali per il mantenimento del servizio e sulle quali fonderemo la possibilità di ripresa per il prossimo anno scolastico.
Entro la fine di quest’anno verranno bandite le gare d’appalto per 750.000 euro provenienti dai fondi PAC, per le mini ristrutturazioni degli asili nido comunali al fine di ridare ai nostri istituti quella condizione di decoro che meritano, senza dimenticare che si attende il vaglio del Ministero per il Sud sui progetti presentati dall’Amministrazione Comunale per le grandi ristrutturazioni, avvalendoci di un finanziamento ministeriale di 3mln di euro.
La città di Catania inoltre, purtroppo, paga un prezzo salatissimo in tema di dispersione scolastica contraddistinguendosi per un alto tasso di abbandono e inadempienza dell’obbligo.
Questo stato di cose ha impegnato ancor di più l’Amministrazione Comunale nel mantenimento degli istituti educativi assistenziali che accolgono 400 minori a rischio dispersione scolastica, e ha comportato una corposa rimodulazione delle risorse dei PON inclusione, che consentirà, a partire dall’anno scolastico prossimo, di quintuplicare le educative scolastiche nelle scuole in cui vengano segnalati casi- limite.
Va considerata come una conquista di notevole portata il fatto che in un Comune in dissesto – capoluogo metropolitano come Catania – con ataviche e complesse problematiche sociali, si sia riusciti a tenere la barra dritta in tema di servizi sociali, garantendo tempi ragionevoli di pagamento alle cooperative per i servizi sostenuti con fondi comunali, realizzando un elemento qualificante che testimonia un livello altissimo di attenzione, autentica e concreta, nei riguardi delle fasce più deboli della Città.
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Le azioni di Pari Opportunità, che significano integrazione, diversità ed affermazione di diritti per tutti i cittadini sono state oggetto di specifiche iniziative. Le decine di azioni avviate, sono state tutte centrate sui temi dell’accoglienza, della differenza di genere, di cultura, della valorizzazione dell’altro, con scelte di fondo mirate al consolidamento dei processi di comunicazione e costituzione della rete cittadina di pari opportunità. Numerosi gli incontri tenutisi con la Rete Antiviolenza del Distretto sociale n.16 e le iniziative proposte tra cui la “Giornata Internazionale contro il Femminicidio” (25 novembre), di concerto con l’Accademia delle Belle Arti di Catania. L’Amministrazione Comunale con una Delibera di Giunta, ha inoltre, aderito al “Secondo Manifesto dei diritti delle Donne e delle Ragazze Disabili nell’Unione Europea”. Si è tentato di adottare misure significative contro la pubblicità sessista, convocando una riunione anche con le diverse agenzie private che operano nel settore; infine, è stato avviato l’iter per la costituzione di un tavolo permanente sulle Pari Opportunità a cui aderiscono rappresentanti delle Associazioni Femminili.
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IL PATRIMONIO COMUNALE E LE PARTECIPATE
Per realizzare un’adeguata valorizzazione del patrimonio e delle aziende partecipate comunali, si deve tenere nella giusta considerazione da un lato l’interazione tra l’indirizzo politico e le strutture comunali che devono adempiere a numerose azioni vincolate, di aggiornamento e garanzia previste dalle leggi e dall’altro le mutate proiezioni della gestione politico-amministrativa dell’Ente.
Per quanto riguarda il patrimonio immobiliare l’impegno principale dell’ultimo anno è stato finalizzato a ridurre, senza indugio, il notevole peso dei fitti passivi. Tale azione ha comportato la diminuzione dell’onere di oltre il 20%, passando da un impegno finanziario di 2.309.976,25 euro a 1.818.987,46 euro per l’esercizio 2019. Pur tenendo conto della scadenza dei contratti stipulati, delle continue ristrutturazioni e dei numerosi adeguamenti dei locali comunali, che generano una ovvia gradualità nella dismissione dei fitti passivi, con le politiche messe in atto in questo primo anno, la proiezione per l’esercizio 2020 valuta le spese per fitti passivi ulteriormente ridotte a 1.274.931,37 euro; e per l’esercizio 2021 a 930.919,27 euro, con un ulteriore risparmio pari a 344.012,10 euro.
In definitiva, fatta base la spesa dell’esercizio 2018 ( 2.309.976,25 euro) il risparmio complessivo a fine esercizio 2021 sarà pari a 1.379.056,98 euro, quindi con una riduzione di circa il 60% rispetto quello dei primi mesi del 2018. Tali consistenti risparmi sono dovuti alla dismissione di importanti strutture immobiliari che ospitavano uffici e direzioni dell’amministrazione, trasferitesi nel frattempo in strutture di proprietà comunale opportunamente ristrutturate. Tra queste quella di via Tasso ex scuola Giovanni XXIII. Nello specifico occorre segnalare di particolare impatto finanziario le dismissioni di immobili che afferiscono ai locali di Via Domenico Tempio rispetto ai quali si è proceduto, anche al fine di evitare preventivamente il sorgere di contenziosi con i proprietari dell’immobile, a
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sottoscrivere obblighi reciproci. Si è proceduto inoltre al rilascio dei locali utilizzati, come depositi comunali, ubicati in corso dei Mille e di quelli siti in Via Borrello 12/14, che ospitavano gli archivi e gli uffici per l’impiego; altri provvedimenti analoghi sono programmati per i prossimi mesi per altri stabili attualmente occupati da uffici comunali.
I beni immobili confiscati in atto affidati al Comune di Catania con regolare decreto di trasferimento sono 32, di cui alcuni affidati ad associazioni O.N.L.U.S. che svolgono attività sociale, in ossequio alla normativa e al vigente regolamento comunale quali: Caritas, Avulss, Un Aiuto Per La Vita, Addiopizzo e Libera, Croce Rossa, Fondazione Ebbène, Centro Astalli, Associazione Siculo Rumena e altri, mentre un’altra parte dei beni è utilizzata direttamente dall’Amministrazione Comunale.
Quattro degli immobili consegnati, sono stati affidati alla Direzione Servizi Sociali, che dopo una completa ristrutturazione sono entrati a far parte (due di questi in via Testulla) o sono in procinto di farlo, di quei beni patrimoniali destinati all’accoglienza di persone senza fissa dimora a cui garantire un luogo in cui dormire, con la collaborazione delle associazioni di volontariato che curano la gestione dell’assistenza ai senza tetto.
Relativamente alla gestione dei circa 3200 alloggi ERP di proprietà comunale, compresa l’assistenza agli assegnatari ed occupanti senza titolo si è proceduto alla istruzione di tutte le pratiche di sanatoria, emanando 25 provvedimenti di assegnazione di alloggio in sanatoria.
Si è altresì redatto il bando per la così detta morosità incolpevole per l’anno 2018. In seguito alle richieste della prefettura di Catania, per quanto riguarda il monitoraggio dell’occupazione abusiva, sono stati censiti tali immobili, con la visura anagrafica degli occupanti e la trasmissione di tutti i dati richiesti dal monitoraggio.
Per fare fronte all’emergenza abitativa sono state redatte le graduatorie provvisorie riguardanti le categorie sfrattati e disagio socio economico. Conseguentemente si
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stanno esaminando i ricorsi presentati, volti alla compilazione delle graduatorie definitive, per le future assegnazione degli immobili del “Palazzo di Cemento” Sul fronte delle aziende partecipate, come primo atto si è ritenuto di dovere provvedere alla costituzione/ricostituzione degli organismi di controllo analogo, armonizzandoli alla nuova articolazione organizzativa e politico-amministrativa dell’ente proprietario, tenendo fede al “Regolamento Comunale sul sistema integrato dei controlli sulle società partecipate”.
Di particolare rilievo la deliberazione C.C. n. 31 del 27 Settembre 2018 con cui è stata sospesa la determinazione assunta nel 2017 che stabiliva l’alienazione della società a partecipazione indiretta denominata ASEC Trade srl, (avente per oggetto sociale la vendita gas e per finalità istituzionale l’estensione della rete di distribuzione attraverso l’allargamento del portafoglio clienti privati e business) di proprietà del socio unico ASEC spa, società in house del Comune di Catania. Tale nuova decisione è stata assunta in seguito alle sostanziali modifiche frattanto intervenute nel quadro istituzionale, giuridico ed economico dell’Ente, funzionali a suggerire una rivalutazione dell’interesse pubblico sotteso alla missione dell’azienda che l’Amministrazione Comunale si è fatta carico di compiere di concerto alle organizzazioni sindacali.
Il processo di mantenimento di Asec Trade srl è stato completato con l’approvazione della delibera di C.C. n. 42 del 27 dicembre 2018, che sulla scorta di un nuovo indirizzo politico, inquadra la società tra quelle destinate a partecipare al processo di integrazione dei servizi nel quadro della costituenda holding con la quale è stato ridisegnato il profilo delle società integralmente controllate dall’ente. Alla stessa deliberazione, si rimanda per la definizione dei futuri scenari di intervento che investono il segmento Partecipate.
Con deliberazione di Giunta Municipale n. 9 del 30 gennaio 2019 si è provveduto, altresì, all’individuazione del “Gruppo Amministrazione Pubblica” del Comune di Catania e definito il perimetro di consolidamento 2019 in ottemperanza all’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio, con la redazione
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di un bilancio consolidato con i propri enti e organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate. Con deliberazione di Consiglio Comunale n. 40 del 27 dicembre 2018 è stata rinnovata al 31/12/2019 e comunque sino al completamento della procedura di statizzazione, la concessione del finanziamento al consorzio Istituto Musicale V. Bellini, provvedendo a scadenze ordinarie alla liquidazione delle somme previste in bilancio,
Relativamente agli adempimenti previsti dalla riforma Madia si è dato corso agli adeguamenti degli statuti delle società in controllo. Le proposte di deliberazione consiliare, già delibate dalla precedente Amministrazione e mai esaminate dal precedente civico consesso, sono state restituite come prassi alla direzione comunale Partecipate per l’adeguamento. Attualmente, sono in attesa di essere esaminate dal Consiglio Comunale quattro proposte di deliberazione relative agli adeguamenti statutari delle seguenti società: ASEC, ASEC Trade, Sidra e Sostare. Il nuovo statuto di Catania Multiservizi è stato approvato dal Consiglio comunale in data 23/04/2019, mentre quello di AMT Catania spa risulta l’unico approvato dal precedente Consiglio Comunale.
Numerosi interventi dell’organismo di controllo analogo hanno bloccato alcune iniziative di diverse aziende partecipate per reclutare nuovo personale, ribadendo l’opportunità semmai di procedere alla valorizzazione degli interni attraverso percorsi verticali.
Da ultimo è stato comunicato alle società controllate che è intendimento dell’Amministrazione procedere alla rinegoziazione dei contratti di servizio (Catania Multiservizi e Sostare), anche in ottemperanza alle condizioni di dissesto dell’ente: oggetto di particolare attenzione sarà dato al rinnovo del contratto di servizio con A.M.T. Catania spa e al contratto di ormai imminente definizione con ASEC spa.
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LO SPORT E LA VALORIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI
Nel corso dell’ultimo anno è stato dato particolare impulso alle attività di programmazione legate alle politiche comunitarie, con refluenze dirette sull’impiantistica sportiva. Diverse le attività finalizzate all’ottenimento di finanziamenti. Anzitutto il recupero di tre progetti di riqualificazione che sembravano ormai destinati all’esclusione dall’accesso ai fondi (Riqualificazione Piscina Nesima, Campo Goretti- Benito Paolone e campo di hockey Dusmet) e con la proposta di finanziamento del progetto di ristrutturazione del campo scuola di Picanello.
Occorre altresì evidenziare che, dopo anni di totale disinteresse sulla sorte del patrimonio immobiliare sportivo, è stato effettuato il monitoraggio per la relativa manutenzione di tutti gli impianti sportivi, con la redazione di un crono programma per ogni struttura, mettendo in evidenza degli interventi urgenti soprattutto in tema di sicurezza. A tal riguardo, attraverso la rimodulazione del Patto per Catania saranno destinati significativi importi a favore di interventi di riqualificazione in relazione alle criticità evidenziate nei sopralluoghi degli impianti sportivi.
Altre attività di riordino delle attività connesse al mondo dello sport hanno riguardato la verifica dei costi di gestione di tutti gli impianti sportivi a conduzione diretta, con la possibilità di dare seguito all’affidamento esterno della gestione attraverso specifici bandi a evidenza pubblica. A tal fine sono già stati deliberati gli affidamenti per il campo di “Monte Po” e il campo “4 novembre”, mentre il “Palanitta”, su cui si sta procedendo con lavori di manutenzione, sarà rimesso a bando per l’assegnazione completa della gestione. Da segnalare infine l’intervento, fortemente voluto da questa
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Amministrazione, relativo al rifacimento del campo di gioco dello stadio da Rugby “Benito Paolone”. Con deliberazione n.14 della Giunta Comunale dell’8 febbraio scorso, si è altresì proceduto alla rimodulazione delle tariffe per lo stadio Massimino al fine di una valorizzazione dell’impianto anche per utilizzi diversi da quelli sportivi, ad esempio i grandi concerti.
L’obiettivo della delibera è stato quello di rendere più appetibile lo stadio Massimino soprattutto per eventi di media partecipazione, ovvero entro i ventimila ingressi, non tralasciando la possibilità di portare al Massimino artisti di massimo richiamo organizzando più date vicine, con maggiore probabilità di poterle realizzare ove la scelta venisse agevolata da una specifica riduzione della tariffa, per tenere conto dei maggiori costi di organizzazione; evidenti sarebbero, in tal caso, le ulteriori ricadute positive in termini di indotto turistico/commerciale dello svolgimento di tali eventi. La delibera della Giunta Comunale n.91 del 02 luglio scorso, gli interventi di promozione del turismo sportivo, che è stata illustrata al mondo dello sport e prima ancora concertata e condivisa coi rappresentanti delle federazioni delle varie discipline sportive, è stata proposta a modello dal Coni regionale per gli altri comuni siciliani per incentivare i grandi appuntamenti sportivi nell’isola, soprattutto nel periodo di bassa stagione.
Si è incentivato, come già precedentemente detto, il turismo sportivo attraverso benefit di sostegno economico agli organizzatori legati alla durata del soggiorno di atleti e accompagnatori e per eventi sportivi di rilievo nazionale e internazionale nella città di Catania, finanziati con la tassa di soggiorno e dunque senza incidere sul bilancio, ma anzi con un effetto moltiplicatore che farebbe aumentare gli introiti per il Comune.
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LE ATTIVITA’ PRODUTTIVE E IL CENTRO STORICO
Il tessuto produttivo e commerciale di Catania da sempre rappresenta la spina dorsale dello sviluppo della città, fulcro di attrazione e di interessi dell’area metropolitana, sia per le attività di notevole dimensione che per quelli di piccola entità, anche per l’endogena capacità a promuovere occasioni di lavoro.
Una città, quella di Catania, purtroppo interessata da numerose vertenze per il lavoroche aspira anuove occasioni di sviluppo. L’amministrazionecomunaleha operato garantendo certezza dei tempi nel procedimento amministrativo. Mi piace ricordare un episodio di grande valenza:
– nel tempo record di appena 17 giorni il Comune di Catania ha rilasciato tutte le autorizzazioni e i pareri necessari per costruire una nuova sede per l’Istituto per la Microelettronica e i Microsistemi nella zona industriale di Catania cofinanziata dal CNR e dalla Regione Siciliana, nella XVI Strada, a Pantano d’Arci, nella zona industriale. In quell’area infatti il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha acquistato dalla LPE, società che si occupa della costruzione di reattori per la microelettronica, un capannone di circa 2300 metri quadrati dove verranno realizzati gli studi e i laboratori che porterà alla nascita di un laboratorio di alta tecnologia a Catania, con ricadute occupazionali specialistiche per il nostro distretto dell’hi-tech.
Una buona pratica amministrativa il cui merito per la celerità va essenzialmente ascritto ai dirigenti e ai funzionari del Comune, in linea col nostro modo di intendere la pubblica amministrazione, a sostegno delle attività delle imprese e non da intralcio come invece viene talvolta percepita.
Su un altro fronte, quello della salvaguardia dei livelli occupazionali, abbiamo sostenuto e ottenuto che i 23 lavoratori in esubero dell’ipermercato Auchan di San
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Giuseppe La Rena, fossero assunti dall’azienda subentrante Ottimax del gruppo Bricofer, la quale dal prossimo 17 luglio aprirà uno store dedicato al bricolage, negli stessi locali del colosso francese della grande distribuzione che un anno fa ha cessato le proprie attività.
Una soluzione, questa, che garantisce continuità lavorativa anche a questi lavoratori, che costituiranno la base per un’altra cinquantina di assunzioni che Ottimax si avvia a effettuare selezionando risorse locali, al fine di completare le necessità di personale del nuovo punto vendita .
Sul fronte delle piccole attività sono da segnalarediverse esigenze e criticità, soprattutto riguardanti l’utilizzo del suolo pubblico. Gran parte degli sforzi sono stati concentratiper regolamentare il settore degli ambulanti e quello delle occupazioni di suolo pubblico di bar e ristoranti con tavoli e sedie.
Con delibera di Giunta n.165 del 26/11/2018 sono state istituiti le Zone di Rilevanza Storico-Ambientale ai fini del rilascio delle licenze di suolo pubblico, ai sensi dell’art.20 del Codice della Strada regolamentando un settore fino a quale momento senza regole.
Grazie a questa delibera, sono oltre 150 a oggi gli esercenti che hanno potuto usufruire di un rilascio di suolo pubblico su porzione di sedile stradale anche aperte al traffico, offrendo loro un importante opportunità lavorativa e un servizio adeguato al turismo.
Sono state, inoltre, rivisitate le pratiche per i caffè concerto, che ogni anno ottenevano il rinnovo. A seguito di tale rivisitazione oltre una trentina delle stesse sono state correttamente modificate ai sensi di legge, garantendo il passaggio pedonale all’interno dei marciapiedi, condizione più volte contestata nel passato dalle associazioni dei residenti.
Anche nel settore del commercio ambulante sono state introdotte limitazioni al fine di poter garantire agli operatori di lavorare in maniera assolutamente trasparente e rispettando le regole di pacifica convivenza con i nostri concittadini.
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Abbiamo infatti stabilito un arco temporale di massimo otto giorni per le concessioni e predisposto un sistema di sorteggi nei casi di concomitanza di richieste per mercatini artigianali, chioschetti di bibite, venditori di torrone e panini. In attesa della predisposizione di appositi regolamenti, lo stesso lavoro di trasparenza e riordino delle regole, è stato affrontato con il coinvolgimento del Consiglio Comunale per gli operatori degli spettacoli viaggianti, individuando piazze e durata delle concessioni.
Altra deliberazione approvata in Giunta la n. 57 del 20/05/2019, è quella che ha dato la possibilità agli esercenti di sistemare a loro cura e spesa i marciapiedi di fronte le loro pertinenze. Con l’approvazione di questa delibera, previo versamento di cauzione, gli esercenti in questione potranno ripristinare il marciapiede secondo l’esistente, senza che questo comporti alcuna spesa per l’Ente. Particolare interesse ed impegno è stato profuso da questo assessorato per la manifestazione lungomare fest che oggi rappresenta un vero e proprio punto di riferimento per i nostri concittadini, rendendo gli esercenti del lungomare protagonisti dello stesso evento.
Sono state inserite, infatti, diverse attività artigianali e ludico-ricreative all’interno dell’evento che hanno reso possibile la mobilitazione di migliaia di famiglie che, frequentando puntualmente l’evento, hanno reso lo stesso un valore aggiunto anche per gli operatori commerciali del lungomare.
Importanti accorgimenti sono stati adottati anche per poter garantire sicurezza all’interno del perimetro dei Caffè Concerto. Grazie al coinvolgimento della Sostare, quest’anno presso i varchi di accesso del centro storico maggiormente presi di mira dai trasgressori del divieto di accesso, è stato istituito un controllo composto da due unità di operatori. Questa iniziativa ha già prodotto un recupero del controllo dei varchi ma resta sempre indispensabile che tali iniziative vengano opportunamente accompagnate da maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine con cui come detto si sta operando in sinergia.
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Diversi incontri con i rappresentanti di categoria degli operatori ambulanti di Piazza Carlo Alberto per invogliare gli stessi a lasciare pulito il piazzale alla fine del turno lavorativo. Ritenendo infatti inammissibile il comportamento di certi operatori ambulanti, soliti a riversare sul suolo pubblico rifiuti di ogni genere, s’ intende procedere con la sospensione temporanea di concessioni, e se necessario, anche con la revoca dei posteggi.
Analoga iniziativa, ad esempio, è stata già intrapresa nei mesi passati nei confronti degli operatori del mercatino delle pulci di San Giuseppe La Rena, ai quali è stata comminata una settimana di sospensione che ha determinato nelle settimane successive un comportamento finalmente consono.
Questa tipologia di attività repressiva, per potere funzionare adeguatamente, tuttavia, necessita di un numero di unità di agenti di polizia municipale che non sempre il Corpo è nelle condizioni di poter garantire.
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L’ECOLOGIA E LA CURADELL’AMBIENTE URBANO
Il servizio di igiene urbana e ambientale ha scontato i problemi connessi alla gestione e all’efficacia del capitolato d’appalto della nuova gara-ponte, progettata e bandita durante la precedente amministrazione. L’impossibilità di procedere alla gara settennale per il “servizio di spazzamento, raccolta e trasporto allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani differenziati e indifferenziati compresi quelli assimilati, ed altri servizi di igiene pubblica all’interno dell’ARO Città di Catania”, ora finalmente in pubblicazione, ha condizionato e non poco il sistema di raccolta.
L’Amministrazione, tuttavia, ha intrapreso numerose attività volte ad incrementare la Raccolta Differenziata che nel precedente capitolato limitava a 40 mila persone l’ambito della differenziata con l’ ampliamento dell’area “porta a porta” in altre zone della città: “Feudo Grande”,“San Giovanni Galermo” e “Villaggio Dusmet”, con particolare attenzione ai grandi condomini.
Porta a porta introdotto anche alla Zona Industriale, negli Ospedali e nei Lidi Balneari. Raccolta differenziata estesa anche presso gli Istituti scolastici, uffici comunali e Università di Catania (cittadella universitaria e vari plessi). Seppur tra tante difficoltà e rigidità frutto del vecchio capitolato, si è riusciti a raddoppiare l’indice della raccolta differenziata, portato dal 6 al 12 %, valore seppure in crescita, che va comunque progressivamente aumentato.
Per questa ragione è già in programma l’estensione del porta a porta da Viale Africa a Via Dusmet che coinvolge oltre duemila utenti. Ma è evidente che la svolta auspicata si potrà avere solo con l’esito della nuova gara che, dopo una costante interlocuzione con Anac, è stata suddivisa in quattro lotti per
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garantire meglio la concorrenza, con un sistema che prevede un porta a porta in tutta la città, seppure diversificato a seconda delle zone urbane. Gli atti della nuova gara settennale proprio nei giorni scorsi sono stati inviati all’UREGA, che è l’ufficio competente per l’espletamento della gara d’appalto, cosi come previsto dalla L.R. 09/2010, e a breve ci sarà la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Europea, per esperire la procedura di scelta dei contraenti dei lotti, su scala internazionale.
Significativa è stata l’approvazione del Regolamento Comunale per il compostaggio domestico, per limitare la produzione di rifiuti e incentivare il loro riutilizzo. In questa prospettiva si stanno già predisponendo i progetti per la partecipazione ai bandi PoFERS per la realizzazione di CCR e di impianti per il compostaggio di comunità.
È in corso, inoltre, l’elaborazione per l’adozione del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC); nell’ambito dell’efficientamento energetico sono stati finanziati tre progetti che riguardano le scuole Livio Tempesta di via Plaja, Mario Rapisardi di Via Aosta, e Giosuè Carducci di via S.M. Mazzarello per oltre due milioni e seicentomila euro. Inoltre, sono stati presentati, e si attende l’esito della partecipazione al bando, di ulteriori progetti di finanziamento che riguardano altre due scuole.
È in discussione, da parecchie settimane al Consiglio Comunale, il “Regolamento del Verde Pubblico e Privato della Città di Catania”, già deliberato dalla Giunta municipale. Nel contempo si sta lavorando alle “Linee Guida Comunali per la Progettazione e la Manutenzione del Verde”.
Per la gestione delle strade alberate è stata effettuata un’attività di controllo della stabilità con metodo VTA (Visual Tree Assessment) al fine di individuare eventuali rischi per la popolazione e garantire la pubblica incolumità. D’intesa con la consulta comunale del verde, è in corso un rinnovo delle alberature stradali: l’obiettivo è quello di avviare un significativo processo di forestazione urbana.
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Sul fronte dell’accesso al mare, quest’anno, sono state realizzate con largo anticipo rispetto al passato, il solarium del Nautico al Lungomare e la passerella di San Giovanni Li Cuti; entrambe costruite, peraltro, con innovazioni e accorgimenti che hanno riscosso apprezzamento da parte dei cittadini e dei turisti, senza che la realizzazione gravasse sulle casse comunali, perchè le somme impiegate sono quelle della tassa di soggiorno.
Sempre con ampio anticipo sono state bonificate e allestite le tre spiagge libere della Plaia, tutte già aperte al pubblico. La n. 1 dedicata allo sport, la n. 2 dogfriendly per gli amanti degli animali, la n. 3 dedicata al relax e alle famiglie.
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LE POLITICHE SCOLASTICHE E LA SICUREZZA DEI PLESSI
La qualità dell’attività svolta e gli standard descritti di seguito, rappresentano la sintesi di un percorso tendente a ridare centralità al mondo della scuola arricchendolo di nuova linfa quale quella dello sport e di progetti extra-curriculari che contribuiscono alla formazione sociale dei nostri ragazzi, uomini e donne di domani. La scuola dell’infanzia comunale paritaria rappresenta, per le famiglie catanesi che hanno bambini piccoli, la garanzia di poter usufruire di un servizio di alta qualità. Lo scorso 28 giugno si è concluso l’anno scolastico 2018/2019 con risultati più che positivi come rilevato dalle verifiche di customer-satisfaction sulle famiglie di 1377 utenti nelle 62 sezioni suddivise in 15 plessi.
Oltre allo svolgimento della programmazione educativa da parte del personale docente, 1757 Bambini, dai 3 ai 5 anni senza esclusione di sesso, etnie, religione, culture e provenienze sociali, hanno partecipato a progetti educativi per consentire a tutti i bambini di raggiungere in maniera idonea e completa le finalità di identità, autonomia e competenza. Precisamente: laboratori di riciclo, lingua inglese, lettura ed ideazione di libri, musica, laboratori teatrali e di drammatizzazione, psicomotricità, canti e danze della tradizione siciliana. Grande attenzione è stata rivolta alle esigenze e ai bisogni delle famiglie dell’utenza attraverso:
– servizio di consulenza, prevenzione e supporto in tutti i plessi scolastici, curato da una equipe di psicologi; laboratori sulla genitorialità; laboratori di lettura; laboratori di riequilibrio funzionale. Inoltre, tutto il personale docente è stato coinvolto in momenti di formazione/aggiornamento ed hanno partecipato ai corsi su: resilienza, celiachia, approfondimenti su l’autismo, approccio alla disabilità del bambino e rapporti con le
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famiglie. Sono state organizzate diverse visite guidate sia per far conoscere e apprezzare il centro storico che in ambito extraurbano, in modo da far esplorare ai piccoli utenti realtà che spesso non si conoscono, (visita ai palmenti, alle fattorie agricole ecc.).
Nell’anno scolastico 2018/2019, sono stati realizzati diversi progetti di ampliamento dell’offerta formativa scolastica rivolti agli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado. Alle attività hanno partecipato 33 istituti scolastici statali e 2 paritari con il coinvolgimento di 19.334 alunni e 449 tra docenti e genitori, registrando un trend positivo rispetto all’anno scolastico 2017/2018 pari al 51,10 %, una rispondenza alle aspettative della scuola pari al 97,06 % e una ricaduta positiva nel percorso del POF pari al 96,22 %.Sono stati attuati con professionalità interne all’ente – animatori scolastico-culturali ed insegnanti extracurriculari- e con la collaborazione, a titolo gratuito, di istituzioni e soggetti presenti sul territorio.
La maggior parte dei progetti sono stati curati dallesezioni didattichecomunali “Artistica”, “Cultura e tradizioni siciliane”, “Sportiva”, “Storico monumentale” e “Teatrale”, costituite da personale comunale con specifiche competenze . Particolare rilievo ha avuto il progetto “Scuola & Sport”, binomio vincente che, grazie alla collaborazione del CONI provinciale e all’impegno degli animatori scolastico- culturali della sezione didattica “Sportiva”, ha visto 3.500 alunni di 30 scuole cittadine impegnati nella pratica di diverse discipline sportive. Le strutture all’aperto e le palestre di alcuni Istituti hanno fatto da palcoscenico ad una grande festa conclusiva all’insegna dello sport e del sano divertimento.
Al tema della salvaguardia e della tutela dell’ambiente si è ispirata la manifestazione “Naturalmente Carnevale”, che ha portato oltre 10.000 famiglie al Giardino Bellini. La manifestazione, a costo zero per il comune, è statarealizzata grazie alla partecipazione diretta del Consiglio Comunale e della Giunta e alla collaborazione di associazioni e sponsor privati e curata dagli animatori scolastico-culturali delle sezioni didattiche: “Artistica”, “Cultura e tradizioni “ e “Teatrale”.
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Alunni di diverse scuole cittadine sono stati, infatti, impegnati in una sfilata con maschere ispirate al tema del rispetto dell’ambiente e in attività varie. Fede e devozione verso la Patrona sono andati in scena con il progetto “Noli offendere Patriam Agathae..”, itinerario culturale volto alla conoscenza di storia, tradizioni e testimonianze legate al culto della martire, curato dagli animatori della sezione didattica “Storico-Monumentale”. In questo contesto si è inserita l’estemporanea di pittura, preceduta dal racconto della storia e della tradizione del territorio e realizzata in chiese e luoghi agatini i cui elaborati, espressione della creatività degli alunni, sono stati oggetto di una mostra.
In occasione delle festività natalizie è stato realizzato un ricco programma di attività. “Suoni in Metro” è il titolo della nuova iniziativa che ha invaso di musica e sorrisi le stazioni della Metro cittadina. Piazza Goliarda Sapienza ha ospitato “Adottiamo una cona”, iniziativa di recupero delle edicole votive, le cosiddette “cone” catanesi, curata dagli animatori della sezione didattica “Storico – monumentale”.
Momenti di spensieratezza e sorrisi sono stati dedicati ai piccoli degenti dei reparti di pediatria delle strutture ospedaliere cittadine, grazie a rappresentazioni teatrali, curate dagli animatori delle sezioni didattiche “Cultura e tradizioni siciliane” e “Teatrale”, con protagonisti gli alunni delle scuole che hanno voluto portare un messaggio di condivisione e solidarietà ai loro coetanei.
E’ stata, anche realizzata un’attività di “Educazione stradale” con il supporto di rappresentanti del Corpo di Polizia Municipale e una “Attività di sensibilizzazione alla tutela dell’ambiente marino costiero” in collaborazione con la Capitaneria di Porto di Catania, finalizzata quest’ultima a trasmettere alle giovani generazioni l’importanza della salvaguardia dell’ambiente marino costiero e dei suoi eco-sistemi nonché le buone pratiche da adottare ai fini della sostenibilità ambientale.
Il progetto “Dusty Educational”, ha informato gli alunni, docenti e famiglie di tutte le scuole sulla corretta gestione dei rifiuti solidi urbani. Al fine di incentivare la mobilità attiva ed, in particolare, l’uso della bicicletta nonché di tutti gli altri mezzi eco-sostenibili, è stato attuato il progetto “Eppur ci si
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muove!” in collaborazione con FIAB Catania – MONTA in BIKE Sicilia A.S.D. – Federazione Italiana Amici della bicicletta. Uguale impulso alla tematica in oggetto è derivato dal progetto“A scuola in treno” realizzato in collaborazione con la Direzione Regionale Sicilia di Trenitalia al fine di promuovere l’uso del treno quale mezzo di trasporto.
Grazie alla collaborazione dell’Accademia di Belle Arti e dell’Azienda Sanitaria Provinciale 3 sono stati realizzati i progetti: “Scuola & Arte” (istituzioni di laboratori di arti visive), “Sostegno alla genitorialità” (azioni di supporto alle famiglie nella gestione del rapporto con il minore) che rappresentano un’incisiva azione di prevenzione della dispersione scolastica.
Uguale contributo al contrasto del fenomeno della dispersione scolastica è stato dato dall’attività di recupero e di sostegno scolastico svolta dalle insegnanti extracurricularie dal progetto“Laboratorio della Cultura”curato da docenti in quiescenza e rivolto ad alunni con carenze nell’area matematico-scientifica e nell’area linguistica ed antropologica.
Al fine di facilitare l’assolvimento dell’obbligo scolastico e contribuire a rendere effettivo il diritto allo studio, è stato assicurato per l’intero anno scolastico un servizio di trasporto gratuito a 363 alunni che abitano nelle zone periferiche della città, ad una distanza di oltre un chilometro e mezzo dalla scuola di appartenenza e in zone con strade non sempre percorribili in sicurezza dai pedoni.
E’ stato, inoltre, fornito un servizio di trasporto correlato alla partecipazione ad attività educativo-formative programmate dalla Direzione che ha complessivamente interessato 5.468 alunni delle scuole cittadine. Nell’ambito delle iniziative tese a valorizzare il nostro patrimonio storico-culturale a cura degli animatori scolastico-culturali della sezione didattica ”Storico monumentale”, è stato realizzato, infine, il progetto “Bellini tra i giovani” articolato in concerti nelle sedi scolastiche.
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Al fine di assicurare il regolare svolgimento delle attività didattiche, inoltre, è stato effettuato un costante monitoraggio dei bisogni rappresentati dalle istituzioni scolastiche, per sollecitare gli interventi di competenza delle altre direzioni. Particolare attenzione è stata posta a quelle scuole che hanno, più volte, subito atti vandalici e furti al fine di conseguire il ripristino delle attività didattiche.
Accedendo ai fondi del piano regionale dell’edilizia scolastica sono state finanziate le riqualificazioni delle scuole di via Palermo e di via Plaia: risorse che al momento dell’insediamento sembravano essere andate perdute perché non era stata presentata alcuna istanza; ben 8 invece le progettazioni eseguite per la sicurezza sismica di altri plessi, in attesa dei finanziamenti necessari per avviare i lavori. Analogamente, grande attenzione è stata data alla valorizzazione dell’efficientamento energetico di altre scuole cittadine con avvio di progettazioni in tal senso.
Un importante ruolo di supporto all’Amministrazione è stato svolto nel tavolo tecnico provinciale sulla razionalizzazione/dimensionamento della rete scolastica cittadina. Nell’ambito delle azioni relative al contenimento della spesa, sono state sollecitate le azioni volte alla dismissione del plesso scolastico condotto in locazione di Via della Concordia, in uso all’I.C. Dusmet Doria. Gli alunni, circa 300, suddivisi in classi dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, al rientro dalle vacanze natalizie, hanno potuto continuare il loro percorso didattico al secondo piano dell’edificio scolastico di Via Plaja, plesso condiviso con l’ I.C. Tempesta.
Opportuni interventi manutentivi hanno consentito alle due scuole di mantenere la loro indipendenza e denominazione giuridica. E’ in corso una razionalizzazione dei locali scolastici presenti in ogni circoscrizione correlando il numero di alunni all’effettiva capienza/disponibilità di locali/aule disponibili, tenuto conto del calo della popolazione scolastica derivante dalla crisi demografica.
Per incentivare la pratica sportiva è stata data ampia divulgazione alla possibilità di utilizzare i locali scolastici per attività che concorrono a realizzare la scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile del territorio. A tutt’oggi, sono state
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sottoscritte, durante il periodo giugno 2018-giugno 2019, ben 52 convenzioni con soggetti terzi (associazioni, cooperative, ecc.) per l’utilizzo di locali scolastici (aule e palestre) con un significativo introito per l’Ente. Il servizio di refezione scolastica, condotto in sinergia con le istituzioni scolastiche, le famiglie e i nutrizionisti del SIAN, attribuisce al minore il ruolo di attore principale di un processo pedagogico ed educativo che, oltre a diffondere i canoni fondamentali dell’educazione alimentare, intende divulgare il concetto della convivialità ed incentivare le relazioni umane ed interpersonali.
Hanno fruito del servizio 25 scuole per un totale di 2.464 alunni partecipanti. Visite ispettive atte a verificare la qualità dei pasti e le modalità di consegna degli stessi, vengono costantemente effettuate. Ai fini della rilevazione del gradimento del servizio reso, è stato somministrato agli utenti un questionario appositamente elaborato.Il servizio mensa risulta essere nel suo complesso soddisfacente, incontrando le esigenze degli utenti. Relativamente ai costi del servizio reso, pur mantenendo gli standard quali/quantitativi del capitolato, si è registrato un contenimento della spesa pur in assenza di incrementi tariffari. Speciale Riabilitativa per studenti diversamente Abili.Numerose azioni progettuali sono state curate dall’Ufficio Promozione del Benessere e di Educazione alla Salute nelle scuole per Educazione Alimentare, stili di vita e dipendenze ma anche Screening disturbi specifici dell’apprendimento DSA. Si è attivato, inoltre, un centro di comunicazione e di ascolto – laboratorio per la costruzione di giovani del futuro, iniziative per l’educazione alla salute orale, informazione e prevenzione del Melanoma cutaneo e delle malattie genetiche, interventi di Odontoiatria.
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IL DECENTRAMENTO E LE MANUTENZIONI DEI QUARTIERI
Le sei Municipalità in cui è suddivisa la città sono state al centro dell’attenzione dell’Amministrazione Comunale e oggetto di incontri costanti con gli amministratori e con i cittadini. Una lunga fase di ascolto e confronto con i presidenti ed i consiglieri durata diversi mesi , che ha investito ogni aspetto della vita amministrativa delle articolazioni comunali sul territorio.
E’ emersa con forza, tra le altre, la necessità di una nuova regolamentazione del funzionamento delle circoscrizioni , rimasto fermo ad un modello vecchio di venti anni ormai inadeguato. Parallelamente a un’intensa attività di interventi di ripristino manutentivo e alla collaborazione sui progetti di più ampio respiro, è stata avviata la redazione dello strumento regolamentare, attività complessa e articolata perché investe trasversalmente tutti gli ambiti dell’amministrazione comunale. L’atto, adottato dalla giunta comunale con delibera n.97 del 15.07.2019 è stato trasmesso alle Commissioni consiliari competenti per i pareri e la successiva adozione consiliare.
Il nuovo testo del regolamento delinea una forma di decentramento funzionale e gestionale, tale per cui i poteri decisionali vengono maggiormente ripartiti tra gli organi centrali e quelli periferici; una nuova prospettiva, incentrata sulla partecipazione attiva della cittadinanza, in uno scenario del tutto nuovo all’insegna del coinvolgimento civico. Vengono attribuite competenze, prima non previste, in materia di: Lavori Pubblici, Edilizia scolastica, Urbanistica, Assetto del territorio e PRG. Vengono introdotti i pareri obbligatori che le Circoscrizioni devono rendere sulle programmazioni in materia di viabilità e manutenzione strade, piazze e verde.
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Alcuni dipendenti, adeguatamente formati, effettueranno il monitoraggio del territorio per la verifica dello stato e l’individuazione di eventuali criticità, comunicando gli esiti al funzionario responsabile del Municipio. L’attività della Direzione Manutenzioni, nel corso dell’ultimo anno, ha risentito in maniera significativa della crisi finanziaria attraversata dal Comune con la conseguente dichiarazione di dissesto. Infatti l’impossibilità di impegnare risorse comunali per la manutenzione ordinaria di strade, edifici ed impianti tecnologici ha comportato una diminuzione del 45% degli impegni di spesa per l’anno 2018 e del 75% nel 2019. Gli interventi eseguiti sono, quindi, stati effettuati con l’ausilio della sola manodopera, in house, con operai dipendenti dell’Amministrazione e con la Catania Multiservizi. In ogni zona della città, nonostante la carenza di materiali e la difficoltà nella gestione dei mezzi di cantiere per la carenza di risorse le Manutenzione, hanno comunque ottemperato alla propria funzione mediante numerosi interventi (addirittura 3828), esecuzione di lavori piccoli e grandi in scuole, edifici comunali, impianti sportivi, strade, sottoservizi e pubblica illuminazione.
Di particolare evidenza sono stati gli interventi eseguiti sulle strade cittadine a seguito dei fenomeni meteorici alluvionali eseguiti con operai comunali (via S. Sofia, Circonvallazione, viale Africa, Asse dei Servizi, via Domenico Tempio, solo per citarne alcuni). In ultimo, ma non per importanza, allo scopo di far diminuire i fitti passivi, che nel tempo hanno generato ingenti esborsi per l’Amministrazione, sono stati riqualificati gli edifici di proprietà comunale per il trasferimento di uffici comunali (via Tasso, via S. Agata, via San Giuliano ecc..), con un risparmio annuo di quasi un milione di euro.
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L’ORGANIZZAZIONE DEL COMUNE E LE RISORSE UMANE
Il comune di Catania conta su circa 2700 unità di personale, con un’età media che si aggira sui 50 anni. Le ultime assunzioni risalgono a oltre 25 anni addietro, a parte qualche sporadico ingresso di nuove unità. Il ritardo di quasi tre mesi degli stipendi, causato dal completo disimpegno nei primi sei mesi dell’anno delle somme di anticipazione di cassa, ha acuito una condizione di precarietà già preesistente e tuttavia, il grande senso di responsabilità del personale e delle organizzazioni sindacali, ha mantenuto i disagi nell’alveo della correttezza dei comportamenti.
Dopo l’intervenuta dichiarazione di dissesto dell’Ente, si è subito provveduto a rideterminare la dotazione organica del Comune dichiarando l’assenza di personale in eccedenza o in sovrannumero. Contestualmente, si è modificato il Piano delle assunzioni 2018 e 2019 informandosi al principio della progressiva riduzione della spesa del personale, pur garantendo, comunque, la funzionalità dei servizi offerti e il buon andamento dell’Ente.
Tale rideterminazione e conseguente modifica del Piano assunzionale, hanno ricevuto l’approvazione della COSFEL, presso il Ministero dell’Interno, consentendo, peraltro, all’Ente, di stabilizzare, a partire dal 1° gennaio 2019, ben 125 unità di unità personale part-time impiegato nei progetti di utilità collettiva (Puc) con spesa interamente a carico della Regione Siciliana, avvalendosi delle speciali norme nazionali e regionali intervenute in materia, con un valore assolutamente neutro per le finanze comunali. Un risultato eccezionale, che ha cancellato in sol colpo la lunga storia del precariato nell’Ente, durata oltre 25 anni, e che ha posto il comune di Catania come antesignano di una complessa procedura amministrativa, poi seguita con successo da tanti altri enti locali siciliani.
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Si è riusciti a confermare, inoltre, 12 incarichi dirigenziali a tempo determinato ex art. 110, comma 1, TUEL fino al 31/07/2019, al fine di garantire lo svolgimento dei servizi pubblici essenziali e la qualità dei servizi offerti dal Comune. Per sopperire alle gravi carenze d’organico che attualmente si registrano, l’Ente ha poi, contestualmente, attivato diverse procedure di mobilità interna, a costo zero, realizzando una distribuzione delle risorse umane più razionale efficiente ed economica, secondo criteri di valorizzazione delle professionalità interne al Comune, in passato, in qualche caso, platealmente mortificate.
Con il presupposto che la prima risorsa dell’Amministrazione Comunale sono i suoi dipendenti, fondamentale per l’avvio della nuova gestione è stato ripensare l’organizzazione della complessa macchina comunale, secondo criteri di efficienza ed economicità.
Seguendo rigidamente la rotta del contenimento della spesa del personale, la giunta comunale nei prossimi giorni varerà la nuova Macrostruttura che prevede una riduzione delle Direzioni, dei Servizi e delle Posizioni Organizzative precedentemente istituite una loro più razionale ed equilibrata distribuzione.
Al riguardo, in relazione agli incarichi di A.P. e P.O. è stato anche adottato il nuovo Regolamento per il loro conferimento e la loro graduazione, secondo criteri di trasparenza, d’intesa con le organizzazioni sindacali e in conformità alle norme introdotte in materia dal nuovo CCNL Funzioni Locali del 21/05/2018. Si evidenzia, inoltre, che il comune di Catania si è accreditato con ANCI nazionale all’albo del servizio civile universale per la conseguente presentazione e realizzazione di progetti o iniziative in cui possono trovare occupazione temporanea numerosi giovani disoccupati.
Una particolare attenzione è stata dedicata, infine, al monitoraggio e al controllo della presenza in servizio dei dipendenti, al fine di scongiurare e prevenire fenomeni di assenteismo, attraverso controlli ispettivi periodici del personale.
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Quando con alcune condotte è stata messa a rischio la reputazione del comune di Catania, le misure disciplinari adottate sono state sempre tempestive e finalizzate a garantire l’immagine dell’ente e la sua funzionalità.
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SMART CITY E DIGITALIZZAZIONE DEI SERVIZI AL CITTADINO
Rendere smart una città significa innovarne la funzionalità con interventi coordinati e finalizzati al miglioramento della suasostenibilità, energetica e ambientale e della qualità dei servizi ai cittadini, tale da garantire partecipazione e cittadinanza attiva. Ogni problematica non viene più affrontata singolarmente ma trova un soluzione collettiva, perché diventa parte di un sistema complesso e di una nuova visione globale dello spazio urbano, quello digitale, una rete integrata, vale a dire unapiattaforma comune a realizzare quell’identità politica e sociale propria delle smart city.
La presenza di una grande infrastruttura tecnologica è anche ciò che armonizza tutte queste esigenze, generandoinclusione integrazioneedefficienzaapplicata al vivere quotidiano. Con queste premesse, nell’ultimo anno, recuperando parte del tempo perduto, sono state avviate una serie di azioni coerenti con il processo di digitalizzazione e con l’obiettivo di rendere il cittadino parte attiva e centrale di un piano di servizi, finalizzati a semplificare il rapporto con la pubblica amministrazione.
In dettaglio, il comune ha attivato il servizio on line sul portale internet istituzionaledi richiesta del permessopass auto disabili, con inoltro telematico dell’istanza e della documentazione alla polizia locale. Si tratta di un notevole aiuto per i disabili, i quali, alla fine del percorso informatico, evitando il disagio di recarsi più volte negli uffici comunali, dovranno soltanto ritirare il contrassegno nella sede della Polizia Urbana, attrezzata e senza barriere per accoglierli al meglio.
Si è proceduto, inoltre, al trasferimento della banca dati anagrafica comunale in quella nazionale (ANPR). Catania adesso è la quarta città in ordine di popolazione,
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dopo Milano, Torino e Firenze, che ha adempiuto all’obbligo di legge di adesione alla banca dati nazionale. I cittadini catanesi potranno, pertanto, richiedere la certificazione anagrafica in uno dei 1500 comuni aderenti al progetto ANPR (Anagrafe Unica) i cui dati e il rilascio della certificazione sono curati dal ministero dell’interno.
Di particolare rilievo inoltre la possibilità di effettuare sul portale istituzionale del comune i pagamenti elettronici “Pago PA” e “SPID” e adesione delle altre amministrazioni al portale dei pagamenti di Catania. Catania risulta ora iscritta all’elenco degli Intermediari Tecnologici, autorizzati a fornire il servizio di pagamento di tributi e tasse ad altre amministrazioni pubbliche (possibilità del pagamento della TARI, sia ratealmente che in unica soluzione, pagamento buoni pasto, mensa scolastica e utilizzo locali comunali)
Inserite quali Amministrazioni intermediate anche i comuni di: Aci Castello, Acireale, Biancavilla, Gravina, Mascalucia e Milo. Sono stati già stipulati protocolli d’intesa con: Aci Catena, Bronte, Camporotondo, Ragalna, Calatabiano ed è già programmato l’allargamento della piattaforma a tutti i cinquantotto comuni della Provincia etnea.
E’ inoltre prevista grazie al finanziamento UE del Piano Operativo Complementare (POC) la completa informatizzazione di tutte le richieste on line dei Cittadini e delle Imprese (Digita PACT). L’aumento dei servizi di pagamento ha naturalmente comportato un aumento sia del numero dei pagamenti che degli importi. A seguito degli incontri con gli Ordini Professionali e i sindacati, è emersa l’esigenza di semplificare gli iter di presentazione telematica rendendo concretamente operativo lo Sportello Unico Edilizia (SUE). Pertanto, si sta procedendo alla redazione degli atti di gara per una nuova gestione del SUE, integrandolo anche con lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) dato che i 2 sistemi finora non erano compatibili e rendendoli entrambi interoperanti con gli altri Sistemi Informativi Comunali (es. Anagrafe e tributi), nonchè con gli Enti esterni coinvolti nei processi autorizzativi.
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Lo Sportello Unico per le Attività produttive e per l’Edilizia (SUAPE) è l’interlocutore unico per gli imprenditori che vogliono avviare o sviluppare un’attività presso il Comune di Catania e per i cittadini che devono realizzare un intervento edilizio.
Una pratica che richiede diversi adempimenti, può essere effettuata interamente presso lo Sportello Unico, che si preoccupa di inoltrare i vari documenti agli enti e agli uffici di destinazione (Province, Comuni, ASP, Genio Civile, Sovrintendenza, VV. FF e via dicendo). La completa funzionalità del SUE/SUAP, innoverà il rapporto tra gli uffici comunali e il cittadino e/o il professionista nonché, con gli ordini/collegi professionali, l’efficienza dei servizi offerti e ridurrà sensibilmente i tempi di risposta/conclusione del procedimento.
Il CED dei sistemi Informativi è stato potenziato con l’installazione di un doppio livello di backup di apparecchiature specializzate, con tecnologie di “compressione e cifratura”, per assicurare il salvataggio, in linea con le recenti normative sulla protezione dei dati.
E’ inoltre in fase di attivazione un protocollo d’intesa con altro Comune Capoluogo per la replica dei salvataggi presso altra sede onde assicurare la sicurezza dei dati in caso di eventi catastrofici. Sono state acquisiti, in convenzione Consip LAN 6, strumentazioni, software e presidio per migliorare e mettere ulteriormente in sicurezza la complessa rete dati dell’Amministrazione,
E’ stata acquisita la piattaforma da mettere a disposizione delle varie Direzioni ed anche dei Comuni aderenti al progetto PON METRO, per adeguarsi ai dettami del nuovo regolamento Europeo sul trattamento dei dati personali.
Si è provveduto a presentare al MISE l’idea progettuale “La Casa delle Tecnologie Emergenti”, costituente un centro di trasferimento tecnologico per il supporto di progetti di ricerca e sperimentazione nei seguenti ambiti di intervento:
1. Ottimizzazione della Pubblica Amministrazione
2. Sostegno/ creazione di start up
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3. Trasferimento tecnologico alle PMI,
realizzazione di una partnership operativa comune-università per attuare progetti di sviluppo e servizi congiunti sul territorio, il progetto in questione costituisce la prima cooperazione strategica tra amministrazione e Ateneo concentrata sull’obiettivo dell’occupazione dei laureati (circa 20 start up innovative ad elevato contenuto tecnologico finanziate x 2 anni; Spin-off e opportunità di crescita per i nostri giovani universitari).
La proposta prevede, inoltre, il coinvolgimento anche degli enti di ricerca nazionali e regionali del territorio (Parco Scientifico e tecnologico della Sicilia, CNR), delle Startup, PMI, aziende leader dell’ICT che operano all’interno della cosiddetta Etna Valley, nonché dei fornitori di connettività che hanno scelto Catania come città pilota per implementare l’utilizzo della tecnologia trasmissiva 5G rendendo la città sempre più Smart.
Oltre Matera già scelta dal MISE, Catania concorre a diventare una delle tre Case a livello italiano delle tecnologie emergenti e punto di riferimento di tutto il Sud per gli investimenti nel 5G, nell’intelligenza artificiale e nella blockchain. Inoltre connessioni veloci con applicazioni in importanti settori quali Smart City, Protezione Civile, Sicurezza, Turismo.
Il comune di Catania, inoltre, è fra i vincitori di un voucher di 15mila euro, a seguito della gara europea relativa all’iniziativa WiFi4EU, che mira a fornire la connettività Wi-Fi pubblica gratuita per i cittadini ed i turisti, in tutta l’Unione Europea. Entro 18 mesi, il comune dovrà installare in almeno 3 piazze degli hot spot, per consentire a cittadini e turisti l’accesso gratuito al web.
I comuni premiati con il secondo bando Wifi4EU, tra oltre 10.000 partecipanti, sono 510 e Catania è tra questi. L’ Amministrazione ha deciso di individuare, su suggerimento dei cittadini, gli spazi pubblici (tramite sondaggio svolto sulla Pagina FB ufficiale) ove installare gli hot spot per consentire l’accesso gratuito ad Internet da parte dei cittadini e dei turisti. Il progetto, infatti, prevede che i fruitori di WiFi4EU possano registrarsi nel loro Paese
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e con lo stesso login accedere facilmente a tutti gli hot spot d’Europa realizzati con il medesimo progetto. I servizi telematici offerti dal portale dei servizi digitali ai cittadini ed alle imprese si sono arricchiti della possibilità di visualizzare gli avvisi TARI e di richiedere telematicamente l’inserimento o la variazione della propria posizione tributaria. L’accesso ai dati dei contribuenti è possibile solo tramite autenticazione, al fine di consentire l’accesso a ciascun cittadino esclusivamente ai propri dati tributari personali. La scheda visualizzata contiene anche i dati anagrafici e la consistenza catastale degli immobili per i quali va pagato il tributo, a pena di sanzioni e interessi aggiuntivi. Il sistema di autenticazione è quello definito a livello nazionale e denominato SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), che viene rilasciato gratuitamente da diversi Enti Certificatori.Questo servizio che si affianca alla possibilità di stamparsi da casa la certificazione di residenza e stato di famiglia (10.627 nel semestre), ha prodotto il raddoppio delle operazioni sul portale web.
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