ACIREALE, IN SICUREZZA IL TORRENTE LAVINAIO PLATANI
Un torrente maledetto, il Lavinaio Platani di Acireale. Un torrente capace in trent’anni – dal 1993 al 2013 – di fare tre vittime, inghiottite dall’acqua e dal fango fuoriusciti con straordinaria violenza dalle sue sponde. Situato nel contesto urbano della città del Catanese, ha fino ad oggi continuato a rappresentare una costante minaccia per la popolazione ma adesso l’intervento dell’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, potrà garantire in futuro le necessarie condizioni di sicurezza. La Struttura commissariale, diretta da Maurizio Croce, ha già pubblicato la gara per avviare le indagini geologiche e geotecniche e progettare la sistemazione idraulica del corso d’acqua. Le domande di partecipazione potranno essere presentate fino al 29 ottobre. I lavori si concentreranno soprattutto sulla parte finale del torrente, in prossimità del tratto che costeggia la via Capomulini, teatro principale delle tragiche esondazioni. Oltre alla pulizia e alla regolarizzazione del fondo dell’alveo, sarà realizzato uno scatolare aperto e verranno ripristinati i terrazzamenti esistenti.