“Mare Sicuro 2019” un bilancio positivo
Catania – Con la fine della stagione estiva si è conclusa “Mare Sicuro 2019”, l’operazione disposta dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera a tutela delle attività balneari e diportistiche.
La Direzione Marittima di Catania ha impiegato oltre 500 militari in numerosi controlli lungo il litorale di giurisdizione, che va da Scoglitti (RG) fino a Santo Stefano di Camastra (ME), allo scopo di rendere più sicura la fruizione delle spiagge e del mare da parte degli bagnanti.
L’operazione ha previsto una prima fase preparatoria, nella quale la Capitaneria di porto di Catania, assieme ai Comandi dipendenti ha predisposto una mirata attività informativa dell’utenza, con conferenze di servizio con gli operatori del settore e di sensibilizzazione presso gli istituti scolastici, i circoli nautici e i porticcioli turistici sulle modalità di espletamento del servizio, nonché a rendere noti i contenuti delle Ordinanze di Sicurezza Balneare vigenti nei territori di giurisdizione, che regolano e disciplinano i comportamenti e le modalità di condotta dei diportisti e di tutti i fruitori del mare.
L’attività di vigilanza e controllo delle acque si è svolta giornalmente, impiegando, per l’assolvimento dei compiti istituzionali del Corpo, 49 Unità Navali, l’uso di mezzi aerei della Base Aeromobili della Guardia Costiera di Fontanarossa per il sorvolo delle aree interessate da operazioni di ricerca e soccorso e di telerilevamento ambientale, nonché pattuglie terrestri di pronto intervento.
Sono stati inoltre predisposti battelli con personale abilitato al salvamento ed al primo soccorso, con servizio dedicato di vigilanza alle Isole Ciclopi ed al Plemmirio, con lo scopo salvaguardare i bagnanti, prevenire e reprimere la pesca subacquea di frodo, la pesca professionale non autorizzata, nonché qualsiasi violazione alle norme ed ai regolamenti vigenti nelle Aree Marine Protette.
A conclusione dell’operazione sono state soccorse 109 persone in difficoltà e 49 imbarcazioni in avaria.
Degne di nota, in primis, l’attività di coordinamento, curata dalla Sala Operativa della Capitaneria di porto di Catania, dei mezzi navali della forze armate e di polizia, nonché dei rimorchiatori e delle barche da diporto presenti in zona, posta in essere in occasione dell’evacuazione di 209 bagnanti, fra cui un centinaio di bambini, in occasione dell’incendio divampato alla “Plaia” di Catania, lo scorso 10 luglio, che ha visto impiegati oltre 50 donne e uomini della Guardia costiera nelle attività di recupero e salvataggio; l’attività ispettiva svolta a tutela delle risorse ittiche con controllo della filiera della pesca, con particolare riguardo al contrasto all’utilizzo di reti da posta derivanti del tipo “spadare” che ha visto le unità navali e gli uomini della Guardia Costiera impiegati presso le Isole Eolie e che ha portato al sequestro di circa 20 km di reti illegali. Infine “l’emergenza Stromboli”, ancora in essere, con il rischieramento di unità navali maggiori e minori del Corpo, pronte ad attivarsi h24 in caso di necessità di evacuazione.
Numerosi i controlli effettuati, ben 15619, in materia di pesca, ambiente, diporto, occupazione abusiva di demanio marittimo, intralcio alle attività portuali e inosservanza delle norme sul traffico mercantile, che hanno portato all’elevazione di 1506 sanzioni amministrative ed il deferimento alle competenti Autorità Giudiziarie di 94 persone per reati di natura penale.