Sequestrata carne di cavallo macellata clandestinamente
Catania – I carabinieri del Nas di Catania, nell’ambito di un’attività di contrasto nel settore della macellazione clandestina di equini condotta congiuntamente con personale del Distretto veterinario dell’ASP di Catania, hanno sequestrato una tonnellata di carne di cavallo immagazzinata nel retrobottega di una macelleria del centro storico catanese, proveniente da macellazione clandestina ed in evidente stato di alterazione.
Il controllo della “filiera alimentare” è una peculiarità dei carabinieri del Nas che, specializzati anche in tale ambito, sono in grado di individuare qualsiasi criticità sia a livello sanitario che documentale in tutte le fasi commerciali in cui viene a trovarsi l’alimento: dalla produzione industriale o artigianale, sia locale che nazionale o estera, giungendo fino alla vendita o somministrazione al consumatore finale.
Proprio in questo caso ai militari ed ai veterinari non è sfuggito un particolare molto importante: sulle carcasse equine era stata maldestramente applicata una bollatura sanitaria contraffatta allo scopo di simulare i cosiddetti “bolli sanitari”, cioè i sigilli apposti esclusivamente dai veterinari delle Aziende Sanitarie Provinciali che operano all’interno dei mattatoi, per certificare le carni macellate e, quindi, l’idoneità al consumo umano.
L’attività si è conclusa con il sequestro dell’intera partita di carne, in buona parte già degenerata, e di un ulteriore quantitativo di formaggi stagionati anch’essi in stato di alterazione, in applicazione delle speciali normative a tutela della salute. I veterinari dell’ASP giudicavano gli alimenti non idonei al consumo umano e destinabili esclusivamente alla distruzione. Il macellaio è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.
Resta costante l’attività di vigilanza dei carabinieri del Nas di Catania nel settore della commercializzazione della carne equina, molto fiorente nella città di Catania e molto spesso legata, purtroppo, ad attività illecite tra le quali gare clandestine di cavalli da corsa, spesso maltrattati e sottoposti a trattamenti terapeutici dopanti. In tale ambito alta è anche l’attenzione sui casi di furto di esemplari allevati per pura affezione da privati cittadini che si vedono sottratti del proprio amato animale, molto probabilmente destinato ad un crudele destino.