Coronavirus: Commisisone Sanità propone comitato
Catania – La commissione consiliare Sanità, presieduta da Sara Pettinato, ha discusso stamani nell’aula consiliare di Palazzo degli Elefanti il tema dell’emergenza Coronavirus. Sono intervenuti l’assessore alla Sanità Giuseppe Arcidiacono, il professore Salvo Nicosia, direttore di anestesia e rianimazione del Policlinico di Catania e, in collegamento telefonico, la dottoressa Isabella Bartoli, responsabile organizzativa centrale 118 di Catania.
“Una delle prime azioni che ci siamo proposti – ha detto Sara Pettinato – è la creazione di un comitato organizzativo comunale, con a capo il sindaco che è massima autorità sanitaria cittadina, che metta insieme l’Amministrazione comunale, con l’assessore alla Salute, la commissione Sanità, tecnici quali primari di anestesia, infettivologi. L’obiettivo è quello di favorire un coordinamento di tutte le attività legate all’emergenza sanitaria in corso per rispondere nel modo migliore alle richieste del nostro territorio e fronteggiare il maggiore afflusso previsto nelle strutture sanitarie, anche prendendo a modello esempi virtuosi del Nord Italia”.
Nel corso della discussione è stata ribadita la necessità di una maggiore responsabilizzazione dei cittadini su quelle che sono le prescrizioni del ministero della salute e tutte le indicazioni rese note a livello nazionale, regionale e comunale.
“Una delle prime azioni che ci siamo proposti – ha detto Sara Pettinato – è la creazione di un comitato organizzativo comunale, con a capo il sindaco che è massima autorità sanitaria cittadina, che metta insieme l’Amministrazione comunale, con l’assessore alla Salute, la commissione Sanità, tecnici quali primari di anestesia, infettivologi. L’obiettivo è quello di favorire un coordinamento di tutte le attività legate all’emergenza sanitaria in corso per rispondere nel modo migliore alle richieste del nostro territorio e fronteggiare il maggiore afflusso previsto nelle strutture sanitarie, anche prendendo a modello esempi virtuosi del Nord Italia”.
Nel corso della discussione è stata ribadita la necessità di una maggiore responsabilizzazione dei cittadini su quelle che sono le prescrizioni del ministero della salute e tutte le indicazioni rese note a livello nazionale, regionale e comunale.