Fsi-Usae allerta la Regione: “Potenziare ospedali e pronto soccorsi in vista dei picchi di influenza”
All’arrivo del picco dell’influenza mancano poche settimane e, per evitare disagi che si potrebbero registrare nei pronto soccorsi e nelle corsie degli ospedali siciliani durante le festività natalizie, la Fsi-Usae Federazione Sindacati Indipendenti organizzazione costituente della confederazione Unione Sindacati Autonomi Europei sollecita l’Assessorato regionale della Salute affinché i piani di emergenza per l’influenza e i piani anti-sovraffollamento delle aziende siano già predisposti e attrezzati per coprire le necessità da metà dicembre fino a marzo”.
Come spiega Calogero Coniglio, segretario regionale della Fsi-Usae, andrebbe predisposta una turnistica aggiuntiva. “L’ alto numero di accessi, dovuto ai picchi influenzali sono legati soprattutto ad anziani con problemi respiratori, pazienti che devono necessariamente essere tenuti in osservazione. Bisogna non farsi cogliere impreparati e rispondere al maggiore afflusso negli ospedali, che mette il personale ospedaliero a dura prova ma anche per coprire le ferie dei lavoratori e un’eventuale epidemia di influenza tra medici, infermieri e personale sanitario”. E’ questo il quadro descritto dalla Fsi Usae Sicilia, che chiede l’immediato intervento preventivo dell’assessorato regionale. “E’ necessario liberare posti letto nei reparti, reclutare nuovi infermieri, medici, oss per potenziare le strutture di osservazione breve e dare incentivi al personale dei pronto soccorso. Ogni anno si registrano le situazioni peggiori nei pronto soccorsi delle città metropolitane Palermo, Catania e Messina, situazioni risolvibili – spiega la Fsi-Usae – non solo apportando nuovo personale negli ospedali ma aumentando i posti letto soprattutto nelle medicine e geriatrie e se fosse necessario nei casi più gravi bloccando i ricoveri programmati per liberare posti letto. Sollecitiamo, quindi, l’Assessore regionale della Salute Ruggero Razza alla massima attenzione”