GLI “ANGELI DELL’AMBIENTE PER SAN BERILLO”
CATANIA – Si dice “Afro-Catanese”, ed è così che si sente uno dei Ghanesi che vive a San Berillo e che ha fatto di Catania, la sua città. Un esempio di integrazione sociale che va al di là di ogni più rosea aspettativa. E si scopre che conosce bene le regole della raccolta differenziata e diversamente da quanto si potrebbe immaginare, ne sa più lui che i catanesi che risiedono nello stesso quartiere e che sono ignari delle modalità e degli orari.
Il “Tour della differenziata” nella parte antica dello storico quartiere è stato il primo passo del progetto interculturale Dusty dei comunicatori e sensibilizzatori “Angeli dell’Ambiente per San Berillo”, che metterà in relazione gli indigeni con gli stranieri, e tutto in nome della tutela e della salvaguardia dell’ambiente. Gli “Angeli dell’Ambiente” – tirocinanti Dusty di origini extracomunitarie – faranno dei corsi di educazione ambientale ai loro connazionali o comunque agli stranieri che abitano a San Berillo.
“Sono molto soddisfatta di questo risultato iniziale – ha detto Rossella Pezzino de Geronimo, amm.re unico Dusty nonché ideatrice del progetto – perché includere significa anche accogliere e spiegare le regole di casa nostra a chi non le conosce. Che sia straniero o indigeno. Dusty si propone come trait d’union tra la collettività e le istituzioni, al fine di vivere tutti in un mondo migliore. I nostri Angeli dell’ambiente si stanno spendendo moltissimo nel territorio”.
Dal “Tour della differenziata” fatto a San Berillo, è emerso che la sensibilizzazione e l’informazione sulla raccolta differenziata non è mai troppa.
“Come Amministrazione comunale siamo sempre disponibili nel sostenere progetti di questo tipo – ha spiegato l’ass.re all’ambiente Fabio Cantarella. A San Berillo molti residenti non rispettano le regole della differenziata del porta a porta ed è un privilegio considerato che l’attuale appalto con la gara ponte, prevede questo servizio solo per 40.000 abitati, mentre il resto della città deve avvalersi dei cassonetti di prossimità”.
Un cambiamento previsto nel prossimo bando e che dovrebbe portare al raggiungimento delle percentuali richieste di raccolta differenziata, e ad evitare i frequenti interventi di bonifica per le micro-discariche che incidono pesantemente sull’economia di Catania.
Stefano Sorbino comandante del Corpo di polizia municipale di Catania presente al Tour, ha infatti posto l’attenzione sui quartieri storici che dovrebbero essere maggiormente tutelati e dove invece, c’è molta incuria. “Questo progetto – ha detto – è un’attività che porterà i suoi risultati grazie ai volontari chiamati dalla Dusty. Società che in questi mesi, insieme al Comune, ha fatto un grande lavoro per cercare di convincere il cittadino che preservare l’ambiente, ha anche una valenza non solo ecologica ma anche per le casse comunali che soffrono quando tonnellate di rifiuti devono essere smaltite in discarica”.
Il progetto “Angeli dell’ambiente per San Berillo” è stato inserito nel piano di azioni della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti perché possa diventare un modello attuativo anche in altri quartieri della città. Non è un caso infatti, che il Dipartimento di Economia e Impresa dell’Università di Catania, attraverso la docente Agata Matarazzo, insieme a una delegazione di studenti del corso di laurea triennale in Economia aziendale e del corso magistrale in Direzione aziendale dell’Ateneo, si sia reso disponibile per estendere il progetto anche al mondo accademico.
“È fondamentale parlare di green economy – ha spiegato la Matarazzo – perché la parte energetica del rifiuto deve poter prolungare il suo ciclo produttivo, riducendo così l’impatto ambientale. Bisogna parlare di “prevenzione ambientale”. In questo contesto, le nuove leve, siano proattivi e fulcro di questa contaminazione di sensibilizzazione nel territorio specie nei quartieri più critici”.