Migliaia di visitatori per le rievocazioni dell’Antico Mercato delle Erbe
Catania – Un tripudio di giocolerie “infuocate”, torce scintillanti, mangiafuoco e musicanti ha salutato le migliaia di catanesi e turisti accorsi alla prima edizione del “Mercato delle Erbe. Un viaggio nella storia tra tradizioni e sapori di Catania”.
Piazza Mazzini nel weekend appena trascorso, e piazza Federico di Svevia a metà ottobre, hanno accolto le rievocazioni storiche immersive “Dal Castrum sinus al Piano dell’Erba”, promosse dall’Amministrazione comunale e dal sindaco Enrico Trantino su progetto di Carmela Costa. La manifestazione, sostenuta dall’assessorato regionale alle Autonomie locali, è stata realizzata con il coordinamento del direttore del Teatro Stabile, Graziano Piazza, e la collaborazione delle associazioni Compagnia Batarnù e Casa Normanna che hanno contribuito ad animare l’antico emporio cittadino di piano San Filippo (oggi piazza Mazzini), tornato per alcuni giorni alla Catania medievale e settecentesca.
Le “protagoniste” della manifestazione sono state le erbe aromatiche e seminative, sia come prodotto di origine che come ingrediente principe di maestri cucinieri e prodotti pronti per le degustazioni. “Tutt’attorno”, tra banchi di mercanti e artigiani in costumi d’epoca, si è ricreato un piccolo mondo di spettacoli itineranti, falconieri, giullari, focolieri, per la gioia anche di tantissimi bambini, coinvolti direttamente in laboratori tematici. Gli appassionati di storia e arte hanno potuto seguire itinerari guidati alla scoperta della Catania pre e post terremoto del 1693. Il tutto nell’ambito di un articolato programma di proposte che dal mattino traghettava i visitatori sino ai “fuochi” del tramonto.
“Il grande apprezzamento per questo progetto – ha detto il sindaco Trantino – sia dei nostri concittadini sia dei numerosissimi turisti, supera le nostre aspettative e ci porta già a pensare a una seconda edizione per il prossimo anno, forti anche del riscontro all’obiettivo principale che ci eravamo preposti: quello di valorizzare le tradizioni della nostra città con eventi capaci di rafforzare coesione identitaria, culturale e sociale e anche di richiamare e accrescere il turismo e l’interesse per il nostro territorio”.