Ordinanza rifiuti Cara Consuntivo Giuseppe Mistretta: «serve zona franca per Mineo
«Ospitando il Cara dal 2011, abbiamo dato un contributo essenziale all’Italia e all’Europa intera. Oggi la comunità di Mineo ha bisogno di sostegno. Chiediamo che i disastri anche economici causati da sette lunghi anni di paradossale e invasiva presenza sul territorio della struttura di accoglienza siano almeno in parte riparati con sgravi fiscali mediante l’istituzione di una zona franca. Abbiamo subito il Cara di Mineo per una ragion di Stato, non l’abbiamo certo voluto. Non l’abbiamo mai ritenuto una occasione durevole di sviluppo e di occupazione diffusa. Oggi abbiamo fatto nuovamente la nostra parte con l’ordinanza emergenziale per prevenire eventuali problemi igienico-sanitari, rendendoci conto dell’impossibilità di rimuovere i rifiuti prodotti dal Cara dal primo di dicembre. Ringraziamo per il sostegno e l’assistenza fornite dalla Prefettura di Catania e per la sensibilità del prefetto, sua eccellenza Claudio Sammartino. Già dal 5 di dicembre è convocato un tavolo di lavoro per affrontare, insieme a tutti gli enti coinvolti, la questione dei rifiuti del centro e uscire dall’emergenza entro i 45 giorni previsti dall’ordinanza. Non vorremmo che la lenta agonia che sta interessando la struttura lasciasse nel nostro territorio anche le macerie. Ecco perché riteniamo fondamentale la zona franca, unico strumento che consentirebbe il giusto indennizzo alle imprese locali e la ripresa dell’economia, che solo così potrebbe risolvere i problemi sociali e occupazionali che da troppo tempo viviamo».Lo ha dichiarato Giuseppe Mistretta, sindaco di Mineo, durante la conferenza stampa tenutasi stamattina a Palazzo dei Minoriti.
Nella foto in alto, da sin., Massimo Savoca (consigliere, capogruppo di maggioranza), Angelo Catania (presidente del Consiglio comunale), Giuseppe Mistretta (sindaco di Mineo), Nellina Provenzano (assessore alla Politiche sociali), Giorgia Bonacia (consigliere comunale).