Organizzata dai residenti e cittadini protesta per ampliamento porticciolo di Ognina

Catania – 17 ottobre scorso la Regione Sicilia ha rilasciato la concessione (in precedenza revocata in autotutela) per l’ampliamento dell’attuale Porticciolo turistico di Ognina, già sede di precedente concessione. E già sono in atto sistemi che vietano e impediscono l’accesso al mare ai cittadini. Il borgo di Ognina, per il quale è peraltro previsto un intervento di riqualificazione urbana, tanto decantato dall’attuale giunta del Comune di Catania, dovrà fare a meno della contiguità con il suo golfo.
Con questa ultima decisione, assunta dalla Regione, senza che il Comune di Catania abbia avuto da eccepire o abbia contrapposto osservazioni, oltre duemila metri quadrati del nostro litorale vengono resi inaccessibili, sottraendo uno spazio pubblico che, oltre ad accogliere attività nautiche, costituisce un ambiente caratteristico e tradizionale per la città. In particolare i residenti e i pescatori verranno così ad essere penalizzati, a vantaggio di una azienda privata. La città è stanca di decisioni che contrastano con il principio di libera fruizione del mare: abbiamo quasi trenta chilometri di costa, eppure gli spazi liberi per cittadini e turisti si riducono ogni anno.
Per questi motivi sabato 23 novembre, alle 10, al porticciolo di Ognina, partiti, movimenti e associazioni daranno luogo ad una manifestazione di protesta, al fine di informare chi ancora non è a conoscenza di questa privazione, imposta “chiudendo” del tutto l’area costiera di valore storico-ambientale del golfo di Ognina. Con la partecipazione dei cittadini possiamo far recedere da questa ennesima speculazione ai danni della città.
Antimafia e legalità, Arci, Argo, Associazione comunista Olga Benario, Borgo marinaro di Ognina, Europa verde, Free Green Sicilia, I Siciliani giovani, Legambiente, Lipu, M5s, Oulp, Pd, Rifondazione comunista, Sinistra italiana, Sunia, Volere la luna, WWF Sicilia nord orientale