Pasolini – Callas: storia di un amore, incontro alla Biblioteca Bellini
Catania – Nell’ambito della programmazione della rassegna d’arte contemporanea “Cromie d’Autunno”, proposta dal Kiwanis Club Tauromenium V.A. dall’Associazione Amici dell’Arte, SF Arte e Cultura, Archeoclub CT con il patrocinio del Comune di Catania – direzione cultura, il 14 novembre 2024, presso la Biblioteca Bellini di Catania, si è tenuta una conferenza dal titolo: Pasolini – Callas: storia di un amore, curata da Nunzia Velardita e moderata dalla presidente del K.C. Tauromenium Sarah Angelico.
La professoressa Nunzia Velardita ha ripercorso la biografia della Maria Callas evidenziandone gli episodi più significativi: il conflitto con la madre, il bisogno di essere amata, la smania per il riconoscimento sociale, l’ascesa segnata da una volontà ferrea, le sue insicurezze, la rivalità con la Tebaldi e gli anni della sua massima fama. Ha indagato soprattutto i tre amori fondamentali della sua vita: il matrimonio con il fedele Meneghini, l’ amore bruciante per il miliardario armatore greco Aristotile Onassis e la passione per Pierpaolo Pasolini. Una narrazione emozionante che ha esplorato e ha portato alla luce le pieghe dell’anima di una donna unica, diventata un’icona pop, e il tormento di un uomo complesso, geniale e profetico come Pasolini. L’amore tra i due non fu amore fisico, ma una corrispondenza di anime, come testimonia un ricco Epistolario, un’affinità che si manifestò durante la lavorazione del film Medea. Pasolini non ebbe dubbi: la Callas era la sua Medea. Quella donna tradita e abbandonata da Onassis, che le preferì la capricciosa e bella Jackie, vedova Kennedy, somigliava molto alla Medea del film che lui aveva in mente, tradita per un’altra donna dal crudele Giasone, abbandonata dopo che lei aveva sacrificato tutta se stessa esponendosi a critiche di ogni genere. Quella donna greca, potente e sfortunata, fragile come nessuno avrebbe mai potuto sospettare, orgogliosa e tenace, decise di interpretare Medea obbedendo a tutte le direttive del regista Pasolini, girando le scene in Cappadocia, a Grado e altrove senza mai lamentarsi, né per il caldo né per la fatica, docilmente.
<< Ho ricostruito, atto per atto, la “storia d’amore” tra Pasolini e Maria Callas, con tutto l’ alone di curiosità che ne derivò: i pettegolezzi, le prese in giro di alcuni critici, le dichiarazioni della madre di Pasolini che amava molto la Callas e l’avrebbe voluta come nuora – chiarisce Nunzia Velardita – tante furono le foto, le curiosità, le illazioni sul legame, sul “bacio misterioso”, sulla notizia dell’imminente “matrimonio” e sull’ anello che Pasolini aveva regalato alla Callas. Sono state ripercorse le testimonianze dei giornali dell’epoca con le reazioni di tutti i protagonisti coinvolti: Alberto Moravia, Dacia Maraini, gli operatori e gli attori del film Medea, i nemici, la gelosissima Laura Betti, ecc. Era un amore eccezionale, non fisico, ma molto intenso, con protagonisti eccezionali. Due personaggi grandi e sfortunati, vicini nell’ anima e nel cuore, che ci hanno lasciato davvero troppo presto >> .
Federico Caltabiano