Rinnovamento della flotta autobus. Respinto il ricorso
Palermo – Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana (CGA) ha respinto il ricorso dell’impresa “Industria Italiana Autobus S.P.A” contro il Comune di Palermo che aveva disposto l’esclusione della società ricorrente dalla procedura aperta per la fornitura di 36 autobus urbani, suddivisa in 2 lotti finanziati nell’ambito del Pon Metro Città di Palermo 2014 – 2020. La prima gara era relativa ad un progetto di rinnovamento della flotta autobus con 10 vetture Diesel Euro 6 del tipo autosnodato a fronte della dismissione di 10 autobus obsoleti diesel Euro 2, già non più circolanti e attualmente a deposito. Le risorse Pon Metro per questo progetto sono pari a € 4.148.000. La seconda gara era, invece, relativa a 26 vetture, sempre classificate Euro 6, di lunghezza di 18 mt. Le risorse Pon Metro in questo caso sono € 6.900.000. Alla luce dell’espressione favorevole del CGA, è stato dato mandato al Servizio Contratti di procedere con urgenza agli adempimenti necessari per la stipula del contratto di appalto con l’aggiudicatario delle due gare, la società Irisbus Spa. La gara era stata aggiudicata nel maggio del 2018, ma la società Industria Italiana Autubus aveva contestato la propria esclusione, la cui validità, basata su alcune irregolarità nella presentazione dell’offerta, è stata invece confermata prima dal TAR e poi dal CGA. La sentenza del TAR era arrivata quasi subito già nel 2018, ma la società ricorrente aveva sollevato una presunta violazione del diritto comunitario, rendendo necessario un ulteriore pronunciamento della Corte Europea di Giustizia, avvenuto nel maggio del 2019. Poi il blocco delle attività giudiziarie dovute al Covid ha ulteriormente allungato i tempi del giudizio.
“E’ una sentenza che, ancorché positiva – afferma il sindaco Leoluca Orlando – non può non lasciare l’amaro in bocca. Questi autobus avrebbero potuto entrare in servizio già nel 2019 ma l’accanimento giudiziario della ricorrente, pur legittimo, ha determinato un ritardo di oltre un anno e mezzo. E mai come in questo momento di crisi avere più autobus in circolazione avrebbe un effetto positivo sulla città. E’ una storia che racconta molto sulla necessità di una semplificazione radicale del sistema degli appalti che, pur garantendo trasparenza e tutela da rischi di corruzione e irregolarità, deve liberarsi da un intrico di norme complesse, a volte contraddittorie, spesso poco chiare e in conflitto fra loro”.