“Romeo e Giulietta”: il Corpo di ballo del Teatro Massimo di Palermo approda al Teatro Bellini

CATANIA – Il Corpo di ballo del Teatro Massimo di Palermo, diretto da un protagonista della danza internazionale del calibro di Davide Bombana, è approdato dal 20 al 25 marzo sul palcoscenico del Teatro Bellini con un titolo amatissimo, “Romeo e Giulietta”, proposto nella pluripremiata e innovativa coreografia elaborata dallo stesso Bombana sulla celeberrima partitura di di Sergej Prokof’ev. L’Orchestra dell’ente lirico etneo è stata guidata dalla direttrice  Keren Kagarlitsky, nome di spicco del panorama musicale. Assistente alla coreografia è Roberto Zamorano, i costumi sono di Santi Rinciari, le luci di Carlo Cerri.

Prosegue così il recupero della Stagione di opere e balletti 2020 che il Bellini sta riprogrammando dopo la lunga interruzione dovuta all’emergenza sanitaria. Già vincitore del Premio Danza&Danza come migliore produzione italiana nel 2015, lo spettacolo è stato già in scena nel 2020 a Palermo in diretta streaming durante il lockdown e poi ripreso lo scorso dicembre.

La  rilettura richiama i venti di guerra di Sarajevo, il cui ricordo appare ancora più funesto nell’attuale e tragico frangente storico. Abbandonando le atmosfere rinascimentali, Bombana attualizza la trama shakespeariana sovrapponendola alla storia vera dei giovani fidanzati Bosko e Admira, lei musulmana, lui serbo, uccisi dai cecchini nel 1993 durante la guerra dei Balcani. Chiamati da allora i “Romeo e Giulietta di Sarajevo”, i due, mano nella mano, sfidando la morte, tentarono senza riuscirci di fuggire dalla città devastata dal conflitto etnico-confessionale e i loro corpi abbracciati rimasero insepolti per otto giorni in quella striscia di terra di nessuno tra i due fronti contrapposti, in attesa che il cessate il fuoco ne consentisse il recupero. La coreografia prende spunto da questa tragedia contemporanea per far emergere lo smarrimento e l’impotenza verso l’incapacità degli esseri umani di superare l’intolleranza nei confronti della diversità. La riscrittura drammaturgica caratterizza le due etnie attraverso movimenti coreografici contrapposti. Quelli dei Montecchi più nervosi e aggressivi, mentre quelli dei Capuleti sono più morbidi e più vicini alla danza contemporanea.

Romeo e Giulietta è il balletto che ho danzato con più frequenza nella mia carriera di ballerino – ha chiarito Davide Bombana – avendo interpretando i ruoli di Romeo e Mercuzio innumerevoli volte e in diverse versioni coreografiche. Il capolavoro di Prokof’ev mi sta a cuore forse più di ogni altro  balletto, perché penso che la vicenda sia ancora di grande attualità: il settarismo, gli odi atavici, gli scontri tra etnie diverse sono purtroppo all’ordine del giorno. Corsi e ricorsi ci fanno riflettere su quanto siano spaventose, ancora oggi, le discriminazioni per le minoranze, e non solo quelle religiose. Intolleranza che prende di volta in volta la forma di faide familiari, lotte sociali o addirittura conflitti etnici che nella loro follia travolgono ogni sentimento di umanità.

Ad interpretare gli infelici amanti di Verona sono stati alternativamente due coppie di ballerini, Gianluca Mascia e Francesca Bellone e Andrea Mocciardini e Romina Leone. Lo stesso calendario ha visto cadenzare l’alternanza dei danzatori chiamati a rivestire i diversi personaggi. Emilio Barone e Giovanni Traetto si sono alternati nelle vesti di Marcuzio, mentre Jessica Tranchina e Yuriko Nishihara hanno interpretato “l’amica di Giulietta” che, al posto della tradizionale balia, incarna il senso di complicità che spingerà la giovane a contravvenire alle regole della sua cultura in nome del suo amore per Romeo. Completano il cast, con la medesima alternanza nelle date: Diego Mulone e  Bryan Ramirez (Tebaldo), Daniela Filangeri (Madre di Giulietta), Giorgia Leonardi  e Lucia Ermetto (Madre di Romeo), Marcello Carini e Riccardo Riccio (Paride),  Gaetano La Mantia  e Fabio Correnti (Lorenzo).

“Fiore all’occhiello della Fondazione Teatro Massimo di Palermo, il Corpo di ballo conferma il suo ruolo di unico Corpo di ballo pubblico della Sicilia – ha detto il sovrintendente Marco Betta – sotto la guida del coreografo Davide Bombana ha raggiunto risultati significativi sia sul piano della qualità artistica che su quello dell’innovazione del linguaggio coreografico, lavorando senza sosta anche nei lunghi mesi di pandemia. Con Romeo e Giulietta la Compagnia giunge ora al Teatro Bellini di Catania confermando la volontà, mai venuta meno in questi anni, di investire nel Corpo di ballo consolidando risultati  sempre più significativi”.

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