SCIACCA, GOVERNO MUSUMECI HA RIAPERTO IL PARCO DELLE TERME
Con l’apertura del cancello che dà sul promontorio che si affaccia sul mare di Sciacca, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha ufficialmente riconsegnato al Comune in provincia di Agriento il Parco delle Terme da anni abbandonato a incuria e degrado. Il governatore, accompagnato dall’assessore all’Economia Gaetano Armao, è stato accolto dal sindaco di Sciacca Francesca Valenti e ha percorso i viali del complesso termale, soffermandosi sullo scenografico anfiteatro.
“Cominciamo da qui, dal parco delle Terme di Sciacca – ha detto Musumeci – perché è più facile per il Comune gestirlo e non diventa un onere insopportabile. E perché diventa un segnale di ripresa. Smettiamo di piangere sul solito muro del pianto e cominciamo a rimboccarci le maniche, dopo avere finalmente razionalizzato una procedura che per anni non era stata tra le priorità di chi ci ha preceduto”.
L’area sarà destinata ad attività culturali e aggregative e sarà fruibile da cittadini e turisti grazie a importanti lavori di manutenzione straordinaria effettuati dalla Regione Siciliana d’intesa con il Comune.
Nel corso di un vertice, tenutosi nelle scorse settimane a Palazzo d’Orleans, su iniziativa del presidente Musumeci, era stato deciso che il Parco verrà formalmente consegnato dalla Regione al Comune, che dovrà occuparsi delle attività di manutenzione ordinaria. Il dipartimento regionale dello Sviluppo Rurale, invece, ha curato le operazioni di discerbamento e sistemazione del verde.
“Sciacca e Acireale – ha aggiunto il presidente della Regione – cammineranno di pari passo, anche se con qualche differenza perchè le realtà sono differenti. Riteniamo di potere pubblicare, già ai primi di settembre, il bando (elaborato dall’assessorato all’Economia, dopo una laboriosa ricostruzione dei dati catastali) per trovare il soggetto adeguato a rilanciare e gestire una struttura complessa che ha fatto la storia dell’economia di Sciacca e che può diventare uno straordinario punto di riferimento per l’economia del turismo termale in Sicilia”.