Successo per la quinta tappa del tour DI PIZZA in Sicilia

Catania – Quinta tappa del tour “Di Pizza – Sicilia Orientale” che premia le realtà pizzaiole d’eccellenza organizzato dal noto food magazine Dissapore. DI Pizza si è svolta all’Ikebana di Catania è stata la tappa più glamour e partecipata. Segno positivo non solo per gli organizzatori, ma anche per i fornitori. Cresce infatti la curiosità e la voglia di sperimentare anche nel campo della pizza, cibo “popolare” per antonomasia, che sta vivendo una nuova vita grazie allo studio e all’impegno di giovani pizzaioli che ricercano nuovi abbinamenti, nuovi sapori, nuove alchimie. Il premio “magnifici 7” è andato alle pizzerie Bianco Beach Club/Orso di Messina, Botanike di Catania, Frumento di Acireale, Le Quinte di Catania, Piano B di Siracusa, Squib di Catania, Verace Elettrica di Milazzo (ME). Mentre il premio SottoSopra, dedicato alle pizzerie che si sono distinte per creatività e innovazione, è andato a Anima e core, Casa Matta, Fud bottega sicula, La Napoletana, Le Due Sicilie, Orto di Santa Chiara, Sazi e Sani. Durante la serata i “magnifici 7” hanno presentato al pubblico due delle loro pizze d’eccellenza, tra queste c’è la nuova arrivata in casa Botanike (il nuovo spazio pizzeria e steack house all’interno dell’Ikebana di Catania), il pizzaiolo Lele Scandurra ha mixato alcuni degli elementi distintivi della pizzeria Botanike: le zucchine prodotte nell’orto della struttura, sotto forma di vellutata, il wagyu, prestigiosa carne giapponese, che rappresenta la steack house e una spuma di stracciatella ragusana che richiama la Sicilia. La pizza viene completata con altri prodotti “metri cento” dell’orto di Botanike, le scorze li lime e la menta nera. “Abbiamo fotografato lo stato attuale delle pizzerie della Sicilia Orientale – ha detto Antonio Fucito, caporedattore di Dissapore.com – senza voler fare una classifica, abbiamo scelto quattordici pizzerie dalle quali partire per mangiare una buona pizza nella Sicilia Orientale, che vive di straordinarie contaminazioni tra prodotti locali come i grani antichi siciliani o il pistacchio e quelli campani come la mozzarella di bufala. Oggi si parla tanto di pizza gourmet, io la interpreto come la capacità di saper abbinare prodotti costosi e d’eccellenza sulla pizza, che rimane un prodotto “popolare”, ma in piena fase di sperimentazione. In Sicilia abbiamo trovato tantissime declinazioni interessanti di pizza”.

Stupendo assistere alla collaborazione tra tutte le pizzerie partecipanti e i loro pizzaioli, che per una sera hanno messo da parte il sano antagonismo che caratterizza di solito questo tipo di manifestazioni, aiutandosi a vicenda.