Task force per progetto di educazione alimentare

Catania – La corretta alimentazione sarà uno dei pilastri dei nuovi modelli educativi da proporre nelle scuole alla ripresa delle lezioni in classe. Partirà da Catania, su iniziativa della commissione consiliare Sanità, presieduta da Sara Pettinato, un progetto che mira a coinvolgere gli alunni delle scuole dell’obbligo del capoluogo, ma anche di tutta la Sicilia, in programmi improntati a corretti stili di vita e al rafforzamento delle difese immunitarie attraverso il cibo.
Il tema è stato trattato nell’ambito dell’ultima seduta della quarta commissione, trasmessa in diretta Youtube sul canale “Commissioni consiliari Comune di Catania”. Sono intervenuti l’assessore alla Pubblica Istruzione, Barbara Mirabella, la componente della commissione Sanità dell’Assemblea regionale siciliana, Elvira Amata, l’endocrinologo Alfio Trovato, la presidente provinciale di “Fare Ambiente”, Paola Nicolosi, che è anche ideatrice di uno strumento capace di estrarre a freddo succhi che conservano integre le proprietà della frutta fresca.
“Abbiamo in programma – ha detto la presidente Pettinato – la costituzione di una task force che metta a punto il progetto da sottoporre alla commissione Sanità, Politiche scolastiche e Famiglia dell’Assemblea regionale per arrivare ad un celere avvio con l’inizio del prossimo anno scolastico”.
L’assessore Mirabella si è detta pronta “a raccogliere nuovi input e a potenziare con la nuova stagione scolastica il progetto di corretta e sana alimentazione, unico nel suo genere, già avviato nelle scuole di competenza comunale grazie alla sinergia con l’Asp anche con il coinvolgimento delle mense scolastiche”.
L’onorevole Amata ha dato ampia disponibilità a portare il progetto catanese, una volta definito, all’attenzione delle commissioni regionali congiunte Sanità, Famiglia e Politiche scolastiche e dell’assessore Ruggero Razza.
L’urgenza di intervenire sugli stili di vita è stata sottolineata da Paola Nicolosi che ha presentato dati allarmanti: “Circa 81 mila bambini sono in cura nei reparti di Neuropsichiatria infantile per disturbi dell’apprendimento e iperattività, patologie direttamente connesse con il picco glicemico nel sangue. Sia Iss che Oms hanno dettato precise linee guida sull’alimentazione infantile, che prevedono la consumazione di 400 grammi al giorno, circa cinque porzioni di frutta e verdura, per assicurare il corretto apporto di vitamine, sali minerali e fibre”.
Sui benefici del mangiare bene e della dieta mediterranea si è soffermato Alfio Trovato, che ha evidenziato come diversi studi confermino tra le cause principali di morte le infiammazioni croniche da diabesità, crasi di diabete e obesità, “silenziosa pandemia metabolica”: “La dipendenza da zuccheri, che si crea anche con i prodotti industriali quali succhi e merendine, di sicuro più allettanti di frutta o verdura, non è più da sottovalutare”.