TRENTA NOMI DI TERRORISTI SULLA SCRIVANIA DI SALVINI: LOJACONO risponde a Salvini
Trenta terroristi latitanti, 27 di sinistra e tre di destra: i loro nomi sono sul tavolo del vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini. Si tratta dell’elenco aggiornato che Intelligence e Forze dell’Ordine hanno rielaborato dopo l’arresto di Cesare Battisti. Dei trenta, 14 sono localizzati in Francia.
Il governo italiano, su impulso di Salvini, è pronto a passi ufficiali per chiedere collaborazione ai Paesi che stanno ospitando i latitanti. A partire da Parigi. L’obiettivo è assicurare i terroristi alla giustizia italiana, come avvenuto per Cesare Battisti.
Lojacono, brigatista rosso risponde e la replica di SALVINI: “ESSERE INSULTATO DA UN ASSASSINO È UNA MEDAGLIA”.
“Essere insultato da un assassino terrorista in vacanza in Svizzera per me è una medaglia: rida finché è in tempo, faremo tutto il possibile perché finisca finalmente in galera in Italia”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini commentando le dichiarazioni di Alvaro Lojacono: il terrorista ha rilasciato un’intervista a una trasmissione tv italiana e che è stata anticipata da alcune agenzie di stampa.
Lojacono, brigatista rosso, deve espiare la pena dell’ergastolo inflitta con tre sentenze definitive per i reati di concorso in omicidio, resistenza aggravata a pubblico ufficiale, detenzione e porto illegale di armi da guerra e relativo munizionamento, formazione e partecipazione a banda armata, concorso in ricettazione aggravata, violenza privata, concorso in rapina aggravata e concorso in violenza a corpo politico. In particolare, Lojacono è stato condannato per il tentato omicidio del magistrato Alfredo Vincenti, per l’omicidio di Girolamo Tartaglione (direttore generale degli affari penali presso il ministero di Grazia e Giustizia), per il sequestro dell’onorevole Aldo Moro e l’omicidio della sua scorta, per l’omicidio del magistrato Riccardo Palma.