Viminale: impegnato per ridurre pressione migratoria in Sicilia
Roma – La gestione di un fenomeno complesso come quello migratorio richiede la proficua collaborazione tra i diversi livelli di Governo e grande senso di responsabilità per dare risposte concrete alle esigenze e alle preoccupazioni manifestate dalle comunità locali. Il ministero dell’Interno ha rilasciato una nota dove si chiarisce che è da sempre direttamente impegnato per ridurre l’impatto della forte pressione migratoria sulla Sicilia, dovuta ai numerosi sbarchi autonomi legati alla crisi tunisina, rispetto alla quale il governo si è attivato per trovare ogni utile soluzione. Da luglio scorso sono stati trasferiti in altre regioni circa 3500 migranti sbarcati sulle coste siciliane e ospitati nei centri di accoglienza dell’isola.
“La sicurezza, anche sotto il profilo sanitario, delle comunità locali è obiettivo prioritario del Viminale – come chiarisce la comunicazione – infatti, dopo aver inizialmente previsto il test sierologico per tutti i migranti arrivati, dai primi di agosto è stato introdotto obbligatoriamente l’esame del tampone rinofaringeo ed è stata attivata una apposita convenzione con la Croce rossa italiana per effettuare questo accertamento sanitario a Lampedusa ed assicurare rapide risposte.
La situazione attuale richiede lo sforzo comune da parte di tutte le istituzioni secondo il principio costituzionale di leale collaborazione, che si ritiene oggi più che mai indispensabile.